Omicidio stradale: cellulare alla guida diventa aggravante
Nuovo ddl per omicidio stradale, pene più gravi per chi guida al telefono
Vertice di maggioranza convocato da Alfonso Bonafede al ministero della Giustizia per una stretta delle norme e un nuovo disegno di legge per il reato di omicidio stradale, come riporta Repubblica. Diverse le novità che inaspriscono le pene, tra le quali quella più importante riguarda l’uso del cellulare: se prima dell’estate l’intenzione era di inserire il ritiro della patente e multe fino a 2500 euro per chi utilizza il telefono cellulare alla guida, adesso l’uso di “apparecchi radiotelefonici o cuffie sonore” diventa un’aggravante.
Le nuove regole
Oltre all’aggravante per l’uso del cellulare alla guida, nel nuovo disegno di legge sarà previsto l’arresto obbligatorio e mai facoltativo del conducente che si dà alla fuga o non collabora in caso di omicidio stradale o di lesioni aggravate.
In secondo luogo è previsto l’arresto in flagranza, anche in presenza di atteggiamento collaborativo, se chi ha causato l’incidente mortale è un soggetto pericoloso con precedenti penali.
Inoltre se il conducente in stato di ebbrezza alcolica omette di prestare assistenza a coloro che eventualmente hanno subito danni fisici o non si mette immediatamente a disposizione della polizia giudiziaria, la pena è aumentata non più di un terzo ma della metà. In ogni caso per l’omissione di soccorso la pena aumenta “da un terzo a due terzi”.
La sentenza della Consulta
Il testo sarebbe pronto e trova la strada già segnata anche dalla Corte Costituzionale. Poco tempo fa la Consulta si era espressa positivamente sulle questioni di legittimità presentate da diversi Tribunali italiani, riguardo alla revoca della patente di guida per i reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali.