Nuovo dpcm, piano per Natale: la situazione regione per regione
Il piano del governo in vista del Natale 2020, le misure previste nel nuovo dpcm e la situazione Covid in Italia, regione per regione
Il Natale 2020 si avvicina e il governo studia un alleggerimento delle misure anti Covid a partire dal 3 dicembre. Intanto, però, nella giornata di venerdì il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza per confermare le “zone rosse” in Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, alle quali si aggiunge l’Abruzzo (da domenica 22 novembre). Sempre venerdì, il monitoraggio dell’Iss ha evidenziato un miglioramento della situazione generale in Italia.
Covid, verso il nuovo dpcm: le misure previste
La strategia concordata tra governo e Regioni, si legge sul ‘Corriere della Sera’, prevede di arrivare al 3 dicembre con un’Italia quasi interamente in “zona arancione” o in “zona gialla”.
Per quella data è previsto un nuovo dpcm, con possibili allentamenti per quanto riguarda l’orario prolungato dei negozi, la riapertura dei centri commerciali il sabato e nei giorni festivi, l’apertura di bar e ristoranti la sera anche nelle “zone arancioni” e il coprifuoco a mezzanotte.
Due settimane dopo, tra il 17 e il 24 dicembre, sulla base del monitoraggio settimanale dell’Iss, si deciderà poi l’eventuale mantenimento delle misure meno rigide o l’introduzione di nuove chiusure in vista delle festività.
Covid, la situazione regione per regione
Il ‘Corriere della Sera’ propone anche un’analisi, regione per regione, dell’attuale situazione Covid: Lombardia e Piemonte, confermate in “zona rossa” da Speranza, stando al monitoraggio sarebbero già tecnicamente in zona arancione.
Il sistema di classificazione prevede, però, che ci sia un periodo di consolidamento del dato positivo prima di poter cambiare fascia e questo accadrà il 27 novembre. La settimana seguente, quando il governo varerà le nuove regole, Lombardia e Piemonte potrebbero, quindi, allentare le loro misure. Non si esclude che possano anche finire in “zona gialla”.
Questa possibilità, invece, sembra da escludere per la Calabria, che è ancora in situazione critica, e per la Valle d’Aosta, ancora in piena “zona rossa”.
In bilico è la situazione della Puglia, che venerdì ha rischiato di diventare “zona rossa”, e della Sicilia, dove la situazione non è ancora ottimale.
Il 3 dicembre sarà deciso il destino della Campania e della Toscana, entrate in “zona rossa” il 13 novembre, e sarà stabilito se Emilia-Romagna e Marche potranno tornare in “zona gialla”.
Il giorno prima, invece, verrà valutata la situazione della Liguria, in “zona arancione” dall’11 novembre.
Le Regioni “osservate speciali” sono il Friuli-Venezia Giulia (“zona arancione”), il Molise (“zona gialla”) e il Veneto (“zona gialla”), che secondo i dati del monitoraggio “sono classificate con un rischio moderato ma con probabilità alta di progredire a rischio alto nel prossimo mese”.
Il Lazio, infine, è la Regione che mostra il miglior risultato.