Bimbo di 6 anni scrive a Babbo Natale per chiedere la protesi: l'alluvione ha colpito il centro che le produce
Un bimbo di 6 anni ha scritto una letterina a Babbo Natale per avere una protesi: il centro che gliele fornisce infatti è stato colpito dall'alluvione
Un bimbo di 6 anni ha scritto la proverbiale letterina a Babbo Natale per chiedere stavolta non giochi ma una protesi. Il centro che di solito gliele fornisce era stato infatti chiuso dopo l’alluvione dello scorso ottobre ma, come ogni buona storia natalizia che si rispetti, anche in questa c’è il lieto fine con lo stesso centro che ha comunicato la pronta riapertura a gennaio.
- Samuele, 6 anni, e la strana richiesta a Babbo Natale
- La letterina del bimbo e la protesi necessaria
- La storia di Samuele
Samuele, 6 anni, e la strana richiesta a Babbo Natale
Il protagonista di questa storia è Samuele, bambino veneto, afflitto da una grave patologia.
Il bimbo ha chiesto a Babbo Natale una nuova protesi per uno dei suoi femori. Lo ha fatto tramite una letterina spedita in Lapponia.
Una foto condivisa sui social dal centro durante i giorni dell’alluvione
La letterina del bimbo e la protesi necessaria
Samuel ha sei anni e abita in Veneto. La sua storia è stata raccontata da Il Resto del Carlino.
La sua protesi sarebbe dovuto arrivare dal Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio, centro che però è stato colpito violentemente dall’alluvione delle scorse settimane. In queste zone il fiume Idice ha straripato e creato disagi tali da dover far chiudere la struttura, come testimoniato da alcune foto postate sui social.
La struttura però, dopo alcune settimane di chiusura, ha comunicato che con ogni probabilità riaprirà a fine gennaio. Il centro aveva già contattato i suoi pazienti e li aveva dirottati sulle altre filiali di Roma e Lamezia. Questa soluzione però non poteva essere adoperata nel caso di Samuele che abitava troppo distante da ambo le città. Il lieto fine però è prossimo e il bimbo di 6 anni è in lista e verrà chiamato appena il centro Inail riaprirà i battenti.
La storia di Samuele
Nella lunga letterina, aiutato dai genitori, Samuele ha ripercorso tutto l’iter cui si è dovuto sottoporre. Nato a Vicenza nel reparto di emergenza neonatale, già prima della sua nascita, ai suoi era stata comunicata la patologia del nascituro che dice: “Sembrava che l’unica soluzione fosse non farmi nascere. Per fortuna ho trovato un ginecologo bravissimo”.
Dopo pochi giorni, Samuele viene portato a Verona per accertamenti che stabiliscono che “il mio cuore funzionava bene”. Quindi il trasferimento all’ospedale Gaslini di Genova dove sono costanti le sedute di fisioterapia e dove gli viene consigliato di rivolgersi al “super famoso Centro Protesi Inail di Budrio dove ci si apre un altro mondo con persone super fantastiche come Sonia, Gianluca, Davide, Valerio, Giovanni e tanti altri”, scrive.
Il centro fornisce le protesi che servono al piccolo ma, quando doveva arrivare la quinta, ecco l’alluvione, la terza in due anni che colpisce la zona e la struttura. Samuele però non fa danni e, scherzando, dice: “La mia protesi non è così semplice da fare. È particolare perché la mia non è un’amputazione, ma una malformazione. Ma io sono bellissimo anche se ho la gambetta corta”. Tra qualche settimana la sua richiesta a Babbo Natale verrà esaudita.