Monitoraggio, cambia l'indice Rt: speranza per tre regioni
I dati del monitoraggio dell'istituto Superiore di Sanità con il Ministero della Salute: qual è l'indice Rt in Italia
Il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità con il Ministero della Salute ha evidenziato un’epidemia in Italia “a livelli critici sia perché l’incidenza di nuove diagnosi resta molto elevata e ancora in aumento, sia per gravità con un significativo impatto sui servizi assistenziali”. Nella maggior parte del territorio nazionale, stando ai dati, la trasmissibilità è compatibile con uno scenario 2 con zone in cui la velocità di trasmissione è ancora compatibile con uno scenario 3.
Monitoraggio, qual è l’indice Rt in Italia
Questa settimana l’indice di contagio Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,18: a dirlo è il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della salute. I valori medi di Rt sono tra 1 e 1,25 nella maggior parte delle regioni e province autonome italiane ma da questa settimana in 4 Regioni il valore di Rt stimato è inferiore a 1.
Nel monitoraggio della scorsa settimana, invece, si rilevava un indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici pari a 1,43. Si riscontravano inoltre valori medi di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte del territori italiano e superiori a uno in tutte regioni e province autonome.
La regione con l’Rt più alto è la Basilicata, pari a 1,46. Seguono l’Abruzzo (Rt a 1,32), Toscana (1,31) e Friuli Venezia Giulia (1,27).
Solo tre regioni hanno fatto registrare un Rt sotto la soglia di sicurezza di 1: si tratta di Sardegna (0,84), Lazio (0,90) e Liguria (0,92).
I dati del monitoraggio: aumentano i contagi
Si osserva, questa settimana, un ulteriore incremento dei casi che porta l’incidenza negli ultimi 14 giorni a 732,6 per 100.000 abitanti nel periodo 26/10/2020-08/11/2020 (contro i 648,3 per 100.000 abitanti nel periodo 26/10/2020-08/11/2020).
L’aumento dei casi, ha rilevato il monitoraggio Iss, è diffuso in quasi tutto il Paese.
Zona rossa, tre Regioni in bilico
Sono tre le Regioni a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese, secondo il monitoraggio dell’Iss.
Data la trasmissibilità e la probabilità elevata di un imminente passaggio alla classificazione di rischio alto, si legge nel testo del Ministero della Salute, “si raccomanda alle autorità sanitarie delle 3 Regioni/PA con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese di valutare la possibile adozione di ulteriori misure di mitigazione“.
Ricoveri, 18 Regioni in zona critica
Al 17 novembre, sempre secondo il monitoraggio Iss-Ministero della Salute, 18 regioni avevano superato almeno una soglia critica in area medica o Terapia intensiva.
Se si mantenesse l’attuale trasmissibilità, quasi tutte le regioni/PA hanno una probabilità maggiore del 50% di superare almeno una di queste soglie entro un mese.
Quasi tutte le zone d’Italia sono ancora classificate a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile sul territorio o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane. In particolare, 17 Regioni e province autonome sono classificate a rischio alto di una trasmissione di Sars-CoV-2.