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Nuovo allarme in Italia: "Rischio elevato per 55% delle case". Cosa significa e le regioni più critiche

Antonio Coviello del Cnr ha spiegato perché oltre la metà delle case in Italia è a elevato rischio idrogeologico: cosa sta succedendo nel nostro Paese

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Secondo il Consiglio Nazionale delle Ricerche, oltre la metà delle case italiane (più precisamente il 55%) è ad elevato rischio idrogeologico.

Case italiane a rischio: i numeri in dettaglio

Antonio Coviello, ricercatore dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iriss) e professore di Marketing Assicurativo nell’Università S.O. Benincasa di Napoli, ha spiegato: “Il 78% delle abitazioni italiane è esposto a un rischio alto o medio alto tra rischio idrogeologico e terremoto. In particolare, è esposto a elevato rischio idrogeologico il 55% delle abitazioni italiane, più precisamente il 19% con un rischio alto, il 36% medio-alto, il 33% medio-basso e solo il 12% con un rischio basso”.

L’esperto ha poi affermato: “Il numero di morti in Italia in seguito alle calamità naturali dal XX secolo è dovuto soprattutto agli eventi estremi di terremoti (52%) e alluvioni (30%)”.

Nuovo allarme in Italia: "Rischio elevato per 55% delle case". Cosa significa e le regioni più criticheFonte foto: ANSA
Foto di una recente bomba d’acqua verificatasi nel Bresciano.

Le principali insidie

Antonio Coviello ha anche illustrato quali sono le principali insidie in questo contesto: “Il cambiamento climatico sta colpendo soprattutto l’Italia con ondate di caldo e inondazioni, che rappresentano i principali rischi. Secondo l’European Severe Weather Database, nell’ultimo decennio, gli eventi meteorologici estremi in Italia, tra i quali forti piogge, grandine e tornado, sono più che quadruplicati, da 348 nel 2011 a 1.602 nel 2021”.

Il ricercatore del Cnr ha aggiunto: “Il rapporto Sigma ‘Natural catastrophes in 2021’ ci ricorda che alluvioni e frane si verificano in Italia più frequentemente di qualsiasi altro pericolo naturale. I principali fattori di rischio sono le inondazioni improvvise, le piene dei fiumi e le colate di fango. Negli ultimi anni si sono verificate inondazioni e smottamenti su piccola scala, ma la loro frequenza crescente in rapida successione ha portato a notevoli danni cumulativi alla proprietà e alla perdita di vite umane”.

Le regioni più critiche

L’analisi del Cnr mostra che, in Italia, ci sono alcune zone in cui il livello di rischio idrogeologico è più critico. Antonio Coviello ha dichiarato: “Le aree italiane più soggette sono la Liguria nord-occidentale e la Pianura Padana, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna e Veneto. Il rischio alluvione, però, riguarda praticamente tutte le regioni, Sicilia e Sardegna comprese”.

 

 

 

maltempo_italia Fonte foto: ANSA
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