Elisabetta Belloni lascia i servizi segreti, la sua versione e l'intreccio con il caso di Cecilia Sala
Elisabetta Belloni ha fatto chiarezza sulle dimissioni da capo dei servizi segreti e sulle polemiche per l'intreccio con l'arresto di Cecilia Sala
Elisabetta Belloni sta per lasciare i servizi segreti ma, prima di abbandonare l’incarico di direttrice del Dis (Dipartimento informazioni e sicurezza) ha tenuto a far chiarezza sui motivi e sulle circostanze che hanno portato al suo addio, anche per sgomberare il campo dalle polemiche legate all’intreccio con il caso di Cecilia Sala.
- La spiegazione di Elisabetta Belloni sull'addio ai servizi segreti
- L'intreccio tra le dimissioni di Belloni e Cecilia Sala
- Chi sarà il nuovo capo dei servizi segreti dopo Elisabetta Belloni?
La spiegazione di Elisabetta Belloni sull’addio ai servizi segreti
Con alcune dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera, Elisabetta Belloni, che il prossimo 15 gennaio lascerà l’incarico di direttrice del Dis, ha tenuto a chiarire: “Non vado via sbattendo la porta“. Belloni ha deciso di rompere il silenzio per “sgomberare il campo da illazioni che fanno male non tanto a me quanto al Paese, soprattutto in un momento così delicato”.
L’attuale direttrice del Dis ha spiegato che a dicembre ha capito che anche con il nuovo anno sarebbe “tornata sulla graticola“.
Elisabetta Belloni.
Proprio a dicembre il nome di Belloni, già emerso per il ruolo di presidente della Repubblica prima della rielezione di Mattarella al Quirinale e nella rosa dei possibili capi del nuovo Esecutivo ai tempi della caduta di Mario Draghi, era circolato per il “dopo Fitto” al ministero del Pnrr. Ne seguì una girandola di voci sulla presunta contrarietà del ministro degli Esteri Antonio Tajani e sul suo presunto cattivo rapporto con il sottosegretario Alfredo Mantovano. Alla fine, arrivò la marcia indietro sul suo nome.
Come si legge sul Corriere della Sera, sarebbe stato proprio questo a convincerla che gli ultimi mesi di mandato (in scadenza a maggio) che sarebbero stati per lei “un vero e proprio stillicidio“.
“Faccio il mio lavoro e non è obbligatorio piacere a tutti o andare d’accordo con tutti”, ha dichiarato Elisabetta Belloni.
La direttrice del Dis ha spiegato: “Quando ho avvertito che già cominciavano a circolare voci sul mio futuro e soprattutto sul mio successore ho ritenuto fosse arrivato il momento di lasciare”. La stessa Belloni ha tenuto a precisare anche che ogni passaggio del suo percorso, fino all’uscita, è stato condiviso con Giorgia Meloni.
L’intreccio tra le dimissioni di Belloni e Cecilia Sala
Tra i vari aspetti chiariti da Elisabetta Belloni c’è anche l’intreccio tra le sue dimissioni dal ruolo di direttrice del Dipartimento informazioni e sicurezza e l’arresto di Cecilia Sala in Iran.
A questo proposito, Belloni ha sottolineato che tutto è avvenuto ai primi di dicembre, mentre l’arresto della giornalista italiana risale al 19 dicembre.
A chi chiede “Era davvero opportuno confermare le dimissioni?“, ha replicato con fermezza: “Io sono ancora in carica e non vengo certamente meno ai miei doveri. Per questo mi fa ancora più male essere dipinta come una che scappa o addirittura che va via lasciandosi macerie alle spalle. Non è così, non potrebbe mai essere così”.
Chi sarà il nuovo capo dei servizi segreti dopo Elisabetta Belloni?
In attesa di capire quale sarà il futuro di Elisabetta Belloni, con le ultime indiscrezioni che parlano di un possibile ingresso nello staff di Ursula von der Leyen (“Sarebbe un onore, ma non c’è nulla di deciso”), regna l’incertezza anche sul nome del nuovo capo dei servizi segreti.
Nel “toto-nomi” figurano, al momento, il generale Francesco Paolo Figliuolo, Vittorio Rizzi (vicedirettore dell’Aisi, già vice capo vicario della Polizia), Bruno Valensise (direttore dell’Aisi), Giovanni Caravelli (direttore dell’Aise), Vittorio Pisani (a capo della Polizia di Stato), Carlo De Donno (oggi all’Aisi), Giuseppe Del Deo (scelto ad agosto per affiancare Elisabetta Belloni) e la prefetta Alessandra Guidi (unica donna dell’elenco).