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Perché i genitori di Cecilia Sala hanno chiesto il "silenzio stampa" sulla figlia arrestata in Iran

Con una nota ufficiale, la famiglia di Cecilia Sala, la giornalista arrestata a Teheran, ha richiesto il silenzio stampa. Ecco il perché di questa decisione

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Con una nota ufficiale la famiglia di Cecilia Sala, la giornalista arrestata in Iran lo scorso 19 dicembre, ha richiesto il silenzio stampa. Questa decisione è motivata dalla volontà di accelerare le trattative per la sua liberazione, ostacolate dal fatto che spesso la stampa anticipa le mosse dell’Italia a Teheran.

Cecilia Sala: perché è stato richiesto il silenzio stampa

La famiglia di Cecilia Sala, arrestata in Iran il 19 dicembre scorso, ha pubblicato una nota ufficiale per spiegare le ragioni alla base della richiesta di silenzio stampa.

I genitori della giornalista, Elisabetta Vernoni e Renato Sala, hanno definito la situazione attuale “molto delicata”.

Cecilia Sala arrestata IranFonte foto: IPA

Cecilia Sala, immagine di repertorio

Secondo la famiglia Sala, un dibattito mediatico potrebbe rallentare le trattative, dilatando i tempi per la risoluzione del caso.

A seguito di questa presa di posizione, secondo quanto riportato da Il Corriere, né i familiari né il compagno della reporter rilasceranno ulteriori dichiarazioni.

Giornalista arrestata in Iran: trattative in corso

Per la liberazione di Cecilia Sala, Teheran ha avanzato una richiesta precisa: il rilascio di Mohammad Abedini, un ingegnere iraniano arrestato in Italia il 16 dicembre scorso.

La notizia è stata diffusa dai familiari della giornalista solo dopo essersi consultati con il Ministero degli Esteri italiano. Prima della comunicazione ufficiale, Elisabetta Vernoni e Renato Sala hanno incontrato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

Durante l’incontro, i familiari sono stati informati delle difficoltà che caratterizzano le negoziazioni con Teheran.

Tra queste, il fatto che le mosse del governo italiano vengano spesso anticipate dai media, creando quindi una condizione di svantaggio dell’Italia rispetto ai governi iraniano e statunitense.

Questa situazione ha spinto la famiglia e il governo italiano a insistere sulla necessità di un silenzio stampa, al fine di rendere il negoziato meno sbilanciato per il governo italiano.

Le condizioni detentive

A destare preoccupazione, le condizioni di detenzione della giornalista, che rendono necessaria una rapida risoluzione del caso.

Cecilia Sala è riuscita a contattare la madre il 1° gennaio, descrivendo una situazione estremamente precaria.

Sala non ha un letto su cui dormire, le sono stati confiscati sia gli occhiali e il pacco inviato dall’ambasciata non le sarebbe stato consegnato.

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cecilia-sala-arrestata-iran Fonte foto: IPA
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