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Banco Bpm accusa UniCredit di killer acquisition, cos'è e perché l'Ops è diventato un caso fino all'Antitrust

Banco Bpm ha presentato un esposto all'Antitrust, accusando Unicredit per l'Ops che mirerebbe ad annullare un concorrente strategico

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Banco Bpm ha presentato un esposto all’Antitrust contro l’Ops di UniCredit, definendola una “killer acquisition”, accusando l’operazione di voler eliminare un concorrente strategico e limitarne le attività. UniCredit mira con l’operazione a diventare la terza banca europea: l’offerta di scambio, annunciata a ottobre 2024, valuta Banco Bpm 6,657 euro per azione e prevede di concludersi per giugno.

L’accusa di Banco Bpm a UniCredit

A parlare di “killer acquisition” da parte di UniCredit è stato il CEO di Banco BPM, Giuseppe Castagna, che ha presentato un esposto all’Antitrust contro l’Ops avviata lo scorso ottobre dalla banca guidata da Andrea Orcel.

Secondo l’accusa, l’offerta mirerebbe a eliminare un rivale diretto e a limitarne le capacità operative in una fase strategica, segnata dall’OPA su Anima e dall’acquisto del 5% di Monte dei Paschi di Siena (MPS).

Giuseppe Castagna, Ad Banco BpmFonte foto: ANSA

Giuseppe Castagna, CEO di Banco Bpm

Questo potrebbe sottintendere l’intento di UniCredit di ridimensionare il peso competitivo di Banco Bpm, integrandolo o bloccandone il potenziale strategico.

Le valutazioni sull’Ops di UniCredit

Banco BPM ha già chiesto a Consob di fermare l’offerta di UniCredit, sostenendo che questa miri a legare l’istituto con la passivity rule, una norma che limita le azioni difensive contro acquisizioni ostili.

“Alla luce delle dichiarazioni rese in numerose occasioni e riportate dagli organi di stampa, non crediamo possa giovare alla trasparenza del mercato annunciare un corrispettivo facendo presupporre allo stesso tempo che potrebbe essere rivisto” aveva dichiarato l’Ad Giuseppe Castagna.

Consob e Antitrust dovranno adesso valutare se le azioni denunciate siano conformi alle normative vigenti, fornendo un quadro più chiaro sull’eventuale legittimità dell’offerta.

L’offerta di UniCredit a Bpm

Lo scorso 25 ottobre UniCredit ha lanciato l’Ops su Banco Bpm, valutata complessivamente 10,1 miliardi di euro, con un prezzo di 6,657 euro per azione.

L’operazione mira a posizionare UniCredit come la terza banca più grande in Europa e a rafforzarne la presenza in Italia, con sinergie stimate in 1,2 miliardi di euro.

Sebbene l’obiettivo sia di concludere l’operazione entro giugno, l’offerta ha generato opinioni divergenti. UniCredit sostiene che il compenso proposto agli azionisti di Banco Bpm sia equo e vantaggioso, ma il CdA di Banco BPM ha respinto l’offerta, affermando che non garantisce un valore sufficiente ai propri azionisti.

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banco bpm unicredit ops Fonte foto: ANSA
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