Nunzia Schilirò licenziata, non sarà più vice questore di Roma: l'annuncio della poliziotta sui social network
Aveva l'incarico di vice questore di Roma, ma a causa delle dichiarazioni fatte anche in campagna elettorale è stata prima sospesa e poi licenziata
Nunzia Alessandra Schilirò, la poliziotta con qualifica di vicequestore di Roma diventata famosa per essere stata sospesa dopo la partecipazione alle manifestazioni no vax e no pass, per poi candidarsi alle elezioni politiche con ItalExit di Gianluigi Paragone, è stata licenziata.
Perché Nunzia Schilirò è stata licenziata: cosa ha scritto su Facebook
A spiegarlo è stata lei stessa attraverso Facebook, spiegando di aver vissuto un anno di sospensione e di persecuzioni, con ben sette procedimenti disciplinari.
Schilirò ha spiegato di essere stata destituita dall’incarico a causa delle sue “dichiarazioni sul palco della manifestazione del 25 settembre 2021 e per tutte le mie successive dichiarazioni”.
Nunzia Schilirò con la bandiera di ItalExit di Gianluigi Paragone.
Il sostegno ai portuali di Trieste e la polemica sui colleghi del G8
Secondo l’ormai ex vicequestora, a far scattare il provvedimento sarebbero state le parole in difesa dei portuali di Trieste, “aggrediti a colpi di idrante quando stavano seduti a terra, con il rosario in mano”.
Tutto mentre “i condannati per il G8 di Genova sono in servizio e, in certi casi, sono stati addirittura promossi“, ha sottolineato Nunzia Alessandra Schilirò.
“Sono stata licenziata per aver esercitato il diritto costituzionale previsto dall’articolo 21“, quello che disciplina la libertà di pensiero e di stampa.
“Quale libertà di espressione esiste in Italia?”, si è domandata sul social network la ex poliziotta.
Vediamo quanti avranno il coraggio di dare questa notizia e quanti si ricorderanno di avermi offerto un lavoro e della mia risposta: “Fammi questa proposta quando mi avranno licenziato. Per ora, devo combattere”.
Perché la vicequestora fu sospesa e cosa disse sul Green pass
La sospensione era scattata per la vicequestora il 10 ottobre dell’anno scorso, che da quel momento è rimasta anche senza stipendio.
Alla base di quel provvedimento c’erano state invece le dichiarazioni fatte sul palco di piazza San Giovanni a Roma, nel corso di una manifestazione contro il Green pass.
“Sono qui per dissentire con il lasciapassare verde che è assolutamente incompatibile con la nostra Costituzione“, aveva dichiarato, presentandosi come membro del corpo di Polizia.
“Nessun diritto può essere subordinato a un certificato verde”, aveva sottolineato, in aperta contrapposizione ai Dpcm che disciplinavano il Green pass.