Novità su Kata la bambina scomparsa a Firenze: il giallo della telefonata e il Dna prelevato da uno spazzolino
I carabinieri hanno prelevato lo spazzolino di Kata, la bimba scomparsa da Firenze, per estrarne il Dna. È mistero sulla telefonata alla madre
Non si fermano le indagini per ritrovare Kata, la bambina di 5 anni scomparsa sabato 10 giugno dallo stabile in cui vive con la famiglia a Firenze. Dopo il sopralluogo degli inquirenti nell’ex hotel Astor, infatti, è stato prelevato lo spazzolino della piccola Kata. Probabilmente servirà per comparare il Dna in caso di necessità. Al momento, inoltre, resta il giallo sulla telefonata ricevuta dalla madre.
- I carabinieri hanno prelevato lo spazzolino di Kata
- La telefonata inquietante
- Il racket e le faide interne all'ex hotel Astor
I carabinieri hanno prelevato lo spazzolino di Kata
Le indagini per ritrovare la piccola Kata non si fermano. Gli inquirenti seguono la pista del sequestro a scopo di estorsione.
Sulla scomparsa di Kata dall’ex hotel Astor, lo stabile occupato in cui la piccola viveva con la famiglia, resta il mistero. Nel corso di un sopralluogo all’interno dello stabile, i carabinieri del nucleo scientifico hanno prelevato lo spazzolino della bambina per estrarre il suo Dna.
Il corteo della comunità peruviana per ritrovare la piccola Kata
Intanto, anche la comunità peruviana si unisce all’appello della famiglia per ritrovare la bambina di 5 anni scomparsa da ormai sei giorni.
Il 14 giugno, infatti, un nuovo corteo ha sfilato per strade di Firenze. “Lasciate libera Kataleya“, hanno detto i manifestanti.
La telefonata inquietante
Il giallo sulla scomparsa della piccola Kata è alimentato anche da una telefonata ricevuta dalla madre della bambina.
Il 16 giugno, infatti, la madre di Kata ha ricevuto una chiamata anonima. L’interlocutore sarebbe rimasto in silenzio, ma in sottofondo ci sarebbe stata la voce di un bambino o di una bambina e poi il suo pianto.
Anche la telefonata è al vaglio degli inquirenti. Al momento non è ancora possibile sapere se la chiamata sia partita da qualche mitomane o se, invece, sia stata effettuata dai presunti rapitori di Kata, magari con l’intento di comunicare che la piccola è viva.
Di certo, sono giorni di angoscia per la famiglia di Kata. I giornali locali riportano che, in seguito alla telefonata, la madre avrebbe avuto un malore.
Il racket e le faide interne all’ex hotel Astor
Kata è scomparsa sabato 10 giugno dall’ex hotel Astor, la struttura di Firenze occupata dove la piccola vive con la famiglia.
Da allora sono emerse testimonianze e immagini che immortalano Kata prima della sua scomparsa. Ma al momento non c’è ancora nessuna traccia della bambina.
L’ipotesi su cui indagano gli inquirenti resta quella del sequestro a scopo di estorsione. Pare, infatti, che all’interno dell’ex hotel Astor ci sia un racket sulle stanze dell’immobile e una faida tra due fazioni peruviane e una di romeni.
Attualmente, per ragioni di sicurezza, il padre e la madre di Kata sono stati trasferiti in un luogo di accoglienza reso disponibile dal Comune.