Miriam Ciobanu, la rivelazione del fratello del fidanzato: "Ho provato a fermarla"
Il fratello del fidanzato di Miriam Ciobanu ha raccontato quanto accaduto prima del tragico incidente: "Non pensavo si fosse avventurata sulla provinciale"
Emergono ulteriori dettagli sulla vicenda che ha portato alla morte di Miriam Ciobanu, la 22enne investita la notte di Halloween a Pieve del Grappa. A travolgerla, come accertato, un’automobile guidata da un giovane di 23 anni risultato poi positivo all’assunzione di alcol e stupefacenti. Le parole del fratello maggiore del fidanzato hanno fatto chiarezza sulle ultime ore di vita della vittima.
La lite con il fidanzato prima di morire
Dopo la drammatica notizia Tommaso, questo il nome del ragazzo di Miriam, è rimasto in stato di choc. Secondo quanto spiegato da lui stesso i due si frequentavano da qualche mese e avevano deciso di trascorrere il 31 ottobre insieme, prima a cena fuori e poi a casa di lui, a Paderno. Ma una lite ha stravolto tutto.
Dopo la discussione, in piena notte, la giovane si è allontanata a piedi dall’abitazione e si è diretta sulla Strada provinciale 20. Ed è lì che mentre camminava sul ciglio della carreggiata è stata centrata in pieno da un’Audi A3 guidata da un 23enne della zona.
L’automobile che ha investito e ucciso Miriam Ciobanu a Pieve del Grappa, in provincia di Treviso
Il fratello maggiore del fidanzato ha confermato al quotidiano ‘Il Messaggero’ quanto accaduto. “L’altra sera volevano mangiare una pizza, li ho accompagnati io alla pizzeria – ha detto – perché mio fratello al momento è su una sedia a rotelle“.
E ha aggiunto: “Miriam doveva fermarsi a dormire qui da noi, ma a un certo punto della notte, saranno state più o meno le 4, ha detto che sarebbe andata a casa perché avevano discusso”.
Il tentativo di fermare la 22enne
Vedendola andarsene, il fratello di Tommaso ha chiesto alla 22enne se qualcuno la stesse venendo a prendere. “Lei mi ha detto di no – ha spiegato – ma era decisa ad andarsene lo stesso”.
Pur avendo provato a convincerla “in tutti i modi” a salire nella sua macchina, non è riuscito a farle cambiare idea. “Le dicevo che era pericoloso camminare per strada la notte di Halloween con tutta la gente che torna ubriaca dalle feste“.
Così si è messo al volante dell’auto e l’ha seguita per un tratto “a passo d’uomo” parlandole con il finestrino abbassato. “Ti porto a casa io se vuoi – le ha detto – oppure ti fermi qui e dormite in due stanze separate e domani torni”. Miriam non ne ha però voluto sapere.
La morte sulla provinciale
L’unica cosa che voleva fare la ragazza era tornare verso il centro di Oné di Fonte, dove viveva insieme al padre. “Continuava a dirmi di no, a mandarmi via – ha raccontato il fratello maggiore del fidanzato – a un certo punto mi sono allontanato, sperando che ci ripensasse“.
E dopo essere andato a prendere delle sigarette al distributore automatico Miriam è sparita: “Al telefono non rispondeva, l’ho cercata a lungo perlustrando le stradine laterali. Ma non pensavo che si fosse avventurata sulla provinciale”.
Non era la prima volta che la 22enne si allontanava dopo qualche incomprensione. “Era già successo – ha precisato – ma poi era tornata. Stavolta purtroppo no”.