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Milano: fermato per furto, 43enne si impicca in questura

I poliziotti lo avevano fermato per un furto: due ore dopo lo hanno trovato impiccato nella camera dei fermati della questura

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Si è impiccato all’interno della camera dei fermati della questura di Milano. L’uomo, un algerino di 43 anni, poco prima era stato fermato per furto a Porta Venezia e portato in questura per l’identificazione e la denuncia. Il fatto, riporta l’Ansa, è avvenuto attorno alle 12, quando gli agenti lo hanno trovato appeso alle grate della finestra, senza vita. Per impiccarsi ha usato la propria maglia.

Circa due ore prima il 43enne era stato sorpreso da una volante accanto ad alcune auto forzate in via Panfilo Castaldi, zona Porta Venezia. Assieme a lui un marocchino di 23 anni, suo potenziale complice. I poliziotti li hanno fermati e portati in questura per identificarli.

Dato che le camere di fermati erano vuote i due presunti ladri sono stati sistemati da soli, in due diverse stanze. Un’ora dopo, quando gli agenti sono tornati dall’algerino per portarlo al fotosegnalamento, lo hanno trovato impiccato alla finestra.

Secondo quanto riferito dalla questura, i piedi toccavano completamente terra ma il corpo era abbandonato e tenuto teso per la testa in una posizione innaturale. L’uomo avrebbe usato la propria maglietta per creare un cappio. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo sul posto.

Resta da capire cosa abbia spinto il 43enne al suicidio. L’uomo era stato fermato per un reato di minima entità e se la sarebbe cavata con una denuncia. Aveva inoltre alcuni precedenti per piccolo spaccio e reati contro il patrimonio.

Non è stato ancora possibile accertare se avesse problemi psichiatrici o se avesse assunto droghe. Alcune risposte potrebbero arrivare dall’autopsia disposta dal pm. Intanto sono state acquisite le immagini del sistema di sorveglianza della questura.

questura-milano Fonte foto: Ansa
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