Matteo Salvini entusiasta di Draghi, ma entra già in polemica
Matteo Salvini si è detto contento della nuova squadra di governo, ad eccezione di due componenti
Matteo Salvini, dopo le prime battute di incertezza, ha abbracciato pienamente il pensiero del premier Draghi e ha commentato con entusiasmo la nuova composizione del governo. D’altra parte, alla Lega sono arrivati tre ministeri: quello dello Sviluppo economico (Giorgetti), quello della Disabilità (Stefani) e quello del Turismo (Garavaglia). L’unica nota stonata è rappresentata dal ministro della Salute Roberto Speranza e la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, ereditati dall’esecutivo precedente.
Il cambio di marcia invocato da Salvini
Salvini è ben noto per gli attriti con la ministra Lamorgese, avendo lui stesso occupato il suo ministero durante il primo governo Conte, soprattutto per le loro politiche assai distanti in tema di immigrazione. E Speranza, per la sua politica rigorista in tema di chiusure, non ha certo suscitato la simpatia del leghista.
Dopo aver appreso la lista dei ministri, Salvini ha commentato: “Speranza alla Salute e Lamorgese agli Interni: o cambiano marcia o, se andranno avanti come nell’ultimo anno e mezzo, avranno bisogno di aiuto e sostegno”.
Governo Draghi, l’attacco di Salvini a Speranza e Lamorgese
A mente fredda, Salvini ha riservato nuovi attacchi ai due ministri che non hanno subito la sorte degli altri esclusi. Al Tg2 Post, ha detto: “Sul turismo invernale in queste ore c’è incertezza da parte del ministro Speranza. La sua è una di quelle riconferme che ha lasciato un po’ stupiti gli italiani e anche me”.
“A poche ore dalla riapertura in sicurezza – ha sottolineato Salvini – con un terzo della capienza degli impianti di sci in Lombardia e Piemonte, pare che al ministero qualcuno ci stia ripensando ma gli italiani sono stufi di avere 24 ore di preavviso. Ma essere dentro la stanza dove si decide, è meglio che non esserci”.
Quanto a Lamorgese, il leader leghista si è detto intenzionato a offrire consigli: “Anche laddove il ministro non è indicato dalla Lega vogliamo aiutare, capire, proporre, stimolare. Un esempio è la riconferma al ministero dell’Interno di Luciana Lamorgese: ovviamente dal nostro punto di vista prevede, impone e obbliga a un cambio di passo“.
“Non si può viaggiare alla velocità dell’ultimo anno e mezzo, occorre recuperare stimoli e difendere l’Italia e gli italiani”, ha concluso Salvini, ribadendo la distanza che lo separa da Lamorgese.