Maria Paola morta a Caivano: minacciata anche la mamma di Ciro
La testimonianza della madre di Ciro, il compagno trans di Maria Paola, morta a Caivano cadendo dalla moto dopo essere stata speronata dal fratello
Dopo il toccante addio su ‘Instagram’, Ciro, il compagno transessuale di Maria Paola Gagliano, morta a Caivano cadendo dalla moto dopo essere stata speronata dal fratello che non accettava la sua relazione, ha rilasciato alcune dichiarazioni al ‘Corriere della Sera’ assieme alla madre Rosa.
Proprio la mamma di Ciro ha raccontato di aver subito anche lei delle minacce da parte della famiglia di Maria Paola: “Sono venuti a casa mia. Erano in cinque, c’era il fratello della ragazza, il padre e pure altri parenti. Mi hanno minacciato, dicendo che se mio figlio non l’avesse lasciata se la sarebbero presa anche con me, mi avrebbero bruciato la bancarella. Ma io la denuncia non l’ho fatta”.
Queste, invece, le parole di Ciro, che non ha voluto raccontare i dettagli del fatto che ha portato alla morte della compagna: “Maria Paola non è stata la mia prima ragazza, ma sicuramente è stata la prima di cui mi sia innamorato. Ci siamo conosciuti tre anni fa nella Villa di Caivano. Un mese fa siamo andati a vivere insieme ad Acerra perché volevamo allontanarci dalla sua famiglia“.
Ciro ha poi spiegato: “Loro ci hanno sempre ostacolati. Non volevano che stessimo insieme perché dicevano che eravamo due femmine. Io non sono una femmina. Avevo 15 anni quando ho capito di essere un uomo, mi sentivo e mi sento un uomo. E Maria Paola mi ha sempre amato come uomo“.
Ancora Ciro: “Dicevano che io a Maria Paola l’avevo infettata. Ma come si può pensare una cosa così? E come ha potuto pensare di fare quello che ha fatto?”.
La chiosa finale: “Vorrei ci fossi stato io al posto suo, vorrei essere morto io e non lei. Maria Paola era la donna della mia vita“.