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Lucio Marzo condannato per l'omicidio di Noemi Durini viene fermato ubriaco alla guida: era in permesso premio

Il killer di Noemi Durini, Lucio Marzo, è stato fermato in stato di ebbrezza. Il giovane sta scontando oltre 18 anni di carcere e si trovava in permesso premio

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La polizia stradale di Cagliari l’ha fermato nell’ambito di un controllo di routine. Lui prima ha tentato la fuga in auto, poi ha cercato di scappare a piedi. Il motivo della fuga è stato svelato agli agenti quando hanno controllato i documenti: quel giovane era Lucio Marzo, condannato in via definitiva per l’assassinio di Noemi Durini.

Lucio Marzo è il killer di Noemi Durini

La 16enne Noemi Durini venne uccisa il 3 settembre 2017 da Lucio Marzo, allora suo fidanzato di due anni più grande.

Quando è stato fermato dagli agenti Marzo, 24enne pugliese di Castrignano del Capo (Lecce), era fuori in permesso premio.

Il funerale di Noemi DuriniFonte foto: ANSA
Nella foto: Imma Rizzo, la madre, Benedetta, la sorella, e Umberto Durini, il padre, davanti al feretro di Noemi Durini, la sedicenne uccisa il 3 settembre dal fidanzato 17enne e il cui cadavere è stato trovato il 13 settembre nelle campagne del Basso Salento, nella camera ardente allestita presso il centro Capsda a Specchia, 20 settembre 2017.

Una delle condizioni per il permesso era che non guidasse automobili né qualsiasi altro tipo di veicolo a motore.

Lucio Marzo ubriaco alla guida

Sottoposto all’etilometro, Marzio è inoltre risultato positivo.

Il giovane è stato denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza.

Per l’omicidio di Noemi Durini, Lucio Marzo sta scontando 18 anni e otto mesi di reclusione nel carcere minorile di Quartucciu (Cagliari).

Il femminicidio di Noemi Durini scosse l’opinione pubblica. Il corpo della giovane venne nascosto sotto una catasta di pietre nelle campagne di Castrignano del Capo e venne rinvenuto solo dopo dieci giorni dalla denuncia della scomparsa.

Nel 2020 Marzio ha fatto istanza per poter lavorare in stato di detenzione.

Marzo si trovava dunque in regime di permesso premio per lavorare a Sarroch, piccolo paese alle porte di Cagliari.

Giovedì 10 agosto l’alt della polizia (o più propriamente la condotta di Marzio) potrebbe avere compromesso la possibilità di poter accedere a ulteriori permessi.

Il movente dell’omicidio di Noemi Durini

Come riporta Il Mattino, Lucio Marzo spiegò di avere ucciso la fidanzata per via di una presunta conflittualità con la famiglia.

Per i suoi familiari Noemi sarebbe stata una presenza negativa.

“Voleva far del male ai miei genitori”, spiegò Lucio Marzo messo sotto torchio dagli investigatori. “Ho perso la testa, lei voleva ammazzare i miei”.

Lucio Marzo killer di Noemi Durini ubriaco alla guida Fonte foto: ANSA
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