Liliana Segre "stupita" dal voto. Le parole su Salvini e Meloni
Liliana Segre ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all'astensione dal voto del centrodestra sulla mozione contro antisemitismo e razzismo
La senatrice Liliana Segre, superstite dell’Olocausto, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all’astensione dal voto del centrodestra sulla mozione contro antisemitismo e razzismo in Senato. Intervistata da Repubblica, la senatrice ha dichiarato: “Il mio era un appello etico che parlava alle coscienze, alle anime e ai cervelli dell’intero ceto politico italiano, senza distinzione tra destra e sinistra. Davo per scontato che il Senato della Repubblica l’avrebbe accolto come si accoglie un principio fondamentale di civiltà. Il mio sentimento davanti alle astensioni? Stupore“.
Mozione antirazzismo, lo “stupore” di Liliana Segre
Segre ha poi precisato: “Ma la mia sorpresa più grande è stata la citazione di Orwell fatta da Salvini, quando ha paragonato la Commissione all’organo d’uno Stato di polizia per l’imposizione del pensiero unico“.
Alla domanda sulla possibilità di discutere su un argomento come il razzismo, la memoria storia della Shoah ha risposto: “No, avendolo provato sulla mia pelle. Pensavo che sulle discriminazioni razziali non ci fossero margini per i distinguo. Ma evidentemente i tempi sono cambiati”.
Caso Segre, la senatrice parla di Salvini e Meloni
Poi la senatrice si è rivolta ai leader di centrodestra Salvini e Meloni: “Il ‘nazionalismo aggressivo’ è cosa diversa dal patriottismo. Posso ben dirlo io che amo moltissimo il mio paese ma ho patito le conseguenze del nazionalismo praticato dal fascismo”.
Intervistata anche da La Stampa, Segre ha affermato: “Credo che sia stata una specie di parola d’ordine alla quale tutto il gruppo di destra ha deciso di adeguarsi, astenendosi. Personalmente tanti di loro magari non si sarebbero astenuti e sono venuti a manifestarmelo, incredibile”.
La senatrice a vita ha concluso: “Quando poi la mozione è passata, molti, ma davvero tanti, si sono alzati ad applaudire”.
Sulla questione è intervenuto anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, chiarendo il proprio punto di vista.