Le motivazioni della condanna alla mantide della Brianza Tiziana Morandi. I giudici: "Spregiudicata e lucida"
Depositate le motivazioni della condanna a Tiziana Morandi, la “spregiudicata” donna definita come la “mantide della Brianza”
Depositate le motivazioni della sentenza che ha stabilito una condanna pari a 16 anni e 5 mesi di carcere per Tiziana Morandi, 49enne nota alla cronaca con il soprannome di “mantide della Brianza”. La donna, definita “lucida e spregiudicata” dai giudici, adescava uomini online per poi narcotizzarli e derubarli.
- Tiziana Morandi era “lucida e spregiudicata”
- La decisione dei giudici
- Il caso della “mantide della Brianza”
Tiziana Morandi era “lucida e spregiudicata”
Nel dicembre del 2023, Tiziana Morandi è stata condannata a scontare una pena pari a 16 anni e 5 mesi di detenzione.
Nelle motivazioni che hanno portato i giudici del tribunale di Monza alla sentenza, l’imputata viene definita come “bugiarda, con una spiccata tendenza alla menzogna e capace di manipolare le persone con spregiudicata lucidità”.
Il tribunale di Monza
Così come anticipato dal Corriere della Sera, non è stata concessa nessuna attenuante, avendo escluso la possibilità di qualsiasi disturbo psichiatrico.
La donna, secondo la Corte, ha dimostrato nei suoi atti una serialità “spia di pericolosità sociale”, commettendo i propri crimini con “lucidità e freddezza d’animo”.
Ad aggravare la situazione di Morandi, originaria di Roncello nella provincia di Monza-Brianza, le risposte date in tribunale.
Nel corso del processo, secondo i giudici, l’imputata ha risposto alle accuse con dichiarazioni “talvolta singolari e spesso spregiudicatamente false o palesemente smentite dai fatti”.
La decisione dei giudici
Tiziana Morandi è stata condannata a una pena pari a 16 anni e 5 mesi di reclusione.
Oltre alla pena inflitta, alla luce della “sua capacità a delinquere, nella quale non ha mostrato alcun segno di redenzione o di pentimento nel corso del processo” il tribunale ha stabilito la misura di sicurezza di 3 anni di libertà vigilata.
Il difensore di Morandi, l’avvocato Angelo Leone, ha dichiarato l’intenzione di fare ricordo in Appello.
Il caso della “mantide della Brianza”
Tiziana Morandi si è guadagnato il soprannome di “mantide della Brianza” ingannando 9 uomini tra i 27 e gli 84 anni, tutti conosciuti sul web.
Stando a quanto emerso durante il processo, Morandi avrebbe adescato le sue vittime su Facebook, con foto di sé stessa palesemente ritoccate.
Spacciandosi per massaggiatrice, invitava gli uomini a un incontro dal vivo, offrendo loro una bevanda dentro la quale era solita mettere del benzodiazepine, un forte sedativo.
Una volta privi di sensi, i malcapitati venivano derubati di tutto ciò che possedevano di valore, dagli oggetti personali alle carte di credito.
Uno degli uomini derubati, dopo essersi ripreso, ha provato a rimettersi alla guida ma è uscito fuori strada ed è finito in ospedale.