Roma, 32enne adescato da ragazza in un'app di incontri: picchiato e rapinato in un capannone
Un ragazzo di 32 anni ha conosciuto in un'app di incontri una ragazza ma, nel luogo dell'appuntamento, è stato aggredito: cosa è successo
Venerdì pomeriggio di paura per un trentaduenne romano, residente a Frascati: pensava di trascorrere ore piacevoli in compagnia di una ragazza conosciuta in una app di incontri e invece ha vissuto un incubo.
L’appuntamento
Come riportato da ‘Il Messaggero’, il 32enne ha conosciuto virtualmente una straniera di origini polacche, residente da tempo a Roma. Dopo alcuni messaggi, i due hanno parlato al telefono fissando l’appuntamento per incontrarsi.
La vittima ha raggiunto la ragazza nel luogo fissato, lungo la via Casilina, e si è trovato in aperta campagna davanti a un prefabbricato. La ragazza lo ha convinto a entrare nel capannone, ma lì la situazione è degenerata: un uomo e una donna, armati di coltello e pistola e con i volti coperti dal passamontagna, sono sbucati alle spalle del ragazzo, che è stato malmenato e costretto a consegnare i soldi che aveva con sé. Il bottino, però, è stato ritenuto troppo “magro”: il ragazzo è stato così trascinato nella sua macchina e il gruppo si è diretto verso uno sportello bancomat lungo la via Casilina.
Fonte foto: iStock - gabrieletamborrelli
L’allarme
Il trentaduenne ha tentato di prelevare al bancomat ma ha sbagliato il pin, bloccando la sua carta. Approfittando di un momento di distrazione dei malviventi, è poi riuscito a liberarsi e a lanciare l’allarme, attirando l’attenzione di alcuni passanti.
I malviventi si sono dati alla fuga, mentre i poliziotti del Reparto Volanti hanno attivato le ricerche. Giunto al capannone, hanno ritrovato il coltello, la pistola e i passamontagna e, in una stanza, hanno trovato anche i 3: oltre all'”esca”, una ragazza di origini polacche di 25 anni, si tratta di un uomo di 23 anni e la sua compagna, coetanea. Per tutti e 3 sono scattate le manette. Nel capannone erano presenti, inoltre, 3 minori, figli della coppia.
Le indagini
Il sospetto degli investigatori è che il gruppo abbia agito già in passato, sempre con la stessa modalità. Per questo motivo le indagini sono ancora in corso per accertare eventuali altri casi. I bambini trovati nel capannone sono stati accompagnati al distretto di polizia Prenestino. Qui sono state avviate le procedure di accertamento ed è stata depositata una relazione sulle condizioni in cui i 3 minori, tra i 5 e i 7 anni, erano costretti a vivere.
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