Adescato in chat viene sequestrato e picchiato in un casolare da tre giovani: 50enne liberato dai carabinieri
È stato adescato in una chat. Sul luogo dell'incontro ha trovato ad attenderlo tre giovanissimi criminali. L'uomo è stato sequestrato e rapinato
Si era recato in un casolare abbandonato dopo essere stato adescato in una chat, ma è andato incontro a un incubo. Un 50enne è stato sequestrato, torturato e rapinato. L’uomo è stato salvato dall’intervento provvidenziale di una pattuglia dei carabinieri.
- Uomo sequestrato a Vedelago
- Giovani arrestati e denunciati
- Si temono altri casi, l'appello delle autorità
Uomo sequestrato a Vedelago
I fatti sono avvenuti nel pomeriggio di sabato 18 febbraio a Vedelago, centro in provincia di Treviso. L’impiegato trevigiano di 50 anni è stato adescato in una chat e convinto a recarsi in un casolare abbandonato in campagna.
Lì ha trovato ad attenderlo tre giovanissimi aguzzini di 15, 18 e 19 anni. I tre lo hanno minacciato con coltelli e storditore elettrico e lo hanno picchiato e immobilizzato con nastro adesivo.
Vedelago è un comune italiano di 16.461 abitanti in provincia di Treviso.
L’uomo è stato infine rapinato dei soldi, delle chiavi della macchina e della carta di credito. Le violenze sono andate avanti per almeno 30 minuti.
A un certo punto uno dei tre si è staccato dal branco e si è allontanato in sella a una bicicletta: il suo obiettivo era recarsi in città per prelevare soldi da un bancomat con la carta e i codici estorti alla vittima.
Come riporta ‘Oggi Treviso’, una pattuglia dei carabinieri si trovava nei paraggi, impegnata nel controllo della zona dal momento che da diversi giorni erano giunte segnalazioni in merito a possibili attività illecite poste in essere in quel casolare.
I militari hanno fermato il giovane. Il ragazzo ha spiegato di essere diretto in città per prelevare del contante. I carabinieri si sono insospettiti quando hanno notato che la carta di credito che il ragazzo aveva con sé risultava intestata a un’altra persona.
Entrati nel casolare e scesi nel piano interrato per accertamenti, i militari hanno trovato l’uomo legato mani e piedi e gettato a terra con la bocca imbavagliata.
Giovani arrestati e denunciati
I tre giovani, che risultano incensurati, sono stati arrestati in flagranza di reato e sono stati denunciati per sequestro di persona, lesioni personali, porto di oggetti atti a offendere e rapina aggravata.
I due maggiorenni sono attualmente nel carcere di Treviso. Il 15enne è stato invece affidato a una casa di prima accoglienza in attesa delle disposizioni del Tribunale per i minorenni di Venezia.
L’uomo sequestrato è stato medicato in ospedale. Le sue ferite sono state giudicate guaribili in 30 giorni.
Si temono altri casi, l’appello delle autorità
Il comandante della compagnia di Castelfranco Veneto Enrico Zampolli lancia un appello: “Abbiamo evidenze che quello sventato non sarebbe il primo episodio del genere. Per questo, se ci sono altre vittime, si facciano avanti. Sarà garantita la massima riservatezza”.