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Insulti sui social tra Benjamin Netanyahu e Gustavo Petro presidente della Colombia: "Genocida", "Antisemita"

Botta e risposta sui social tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente della Colombia Gustavo Petro: scambio di accuse

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Scambio di insulti, sui social network, tra il presidente della Colombia Gustavo Petro e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Il botta e risposta tra Benjamin Netanyahu e Gustavo Petro

Il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu ha detto che il suo Paese non avrebbe preso “lezioni da un antisemita che sostiene Hamas”, dopo che Gustavo Petro, pochi giorni fa, aveva chiesto alla Corte penale internazionale dell’Aja di emettere un ordine d’arresto nei confronti del primo ministro israeliano.

“Signor Netanyahu, passerai alla storia come un genocida“, ha risposto a sua volta il leader progressista della Colombia. Gustavo Petro ha smentito di appoggiare Hamas, in quanto “sostenitore della democrazia repubblicana, plebea e laica”. Petro ha scritto sui social: “Sganciare bombe su migliaia di bambini, donne e anziani innocenti non fa di te un eroe. Ti poni al fianco di coloro che hanno ucciso milioni di ebrei in Europa. Un genocida è un genocida, non importa se ha una religione o no. Cerca almeno di fermare il massacro”.

NetanyahuFonte foto: ANSA

Il premier israeliano Netanyahu.

Le ultime dichiarazioni di Benjamin Netanyahu

Nelle ultime ore, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha anche lanciato nuovi attacchi ad Hamas: “O noi, Israele, o loro, i mostri di Hamas“.

Nella cerimonia principale per il Giorno dei caduti (Yom HaZikaron) sul Monte Herzl a Gerusalemme, ha poi aggiunto: “La guerra a Gaza è una scelta tra la libertà e la prosperità contro la disperazione, l’assassinio, la violenza, lo stupro. Siamo determinati a vincere questa battaglia. La nostra Guerra d’indipendenza non è ancora finita. Continua in questi giorni”.

Le ultime notizie sulla guerra tra Israele e Hamas

Intanto il governo di Hamas ha denunciato: “Il sistema sanitario a Gaza è a poche ore dal collasso“. Il motivo è la mancanza di carburante.

Stando ai dati diffusi dal ministero della sanità di Hamas, i morti per i raid israeliani a Gaza sarebbero ormai più di 35mila. Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha denunciato che a cadere negli attacchi dell’Idf nella Striscia di Gaza sono stati “più civili che terroristi”.

L’Egitto e la Libia, come riportato dall’agenzia ‘ANSA’, affiancheranno il Sudafrica nell’accusa di “genocidio” dei palestinesi presentata all’Aja contro Israele.

Netanyahu e Petro Fonte foto: ANSA
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