Inchiesta FdI, seconda puntata: i legami del "barone nero" con la Lega
Nuovo capitolo dell'inchiesta di Fanpage sui legami tra politica e militanti di estrema destra, che si allarga adesso alla Lega
Legami del gruppo del “barone nero” Jonghi Lavarini con alcuni esponenti della Lega. È il tema della seconda puntata della video-inchiesta di ‘Fanpage’, trasmessa dal programma ‘PiazzaPulita’, su presunti finanziamenti illeciti a Fratelli d’Italia a Milano e rapporti con militanti di estrema destra, che si allargherebbe adesso anche alla Lega.
Inchiesta FdI, seconda puntata: la diffida di Fidanza
Dopo il caso che ha portato all’apertura di un’indagine della procura di Milano sull’europarlamentare di FdI Carlo Fidanza e Roberto Jonghi Lavarini per le ipotesi di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio, l’inchiesta sulla “lobby nera” coinvolgerebbe anche esponenti della Lega.
Nonostante la diffida presentata dall’eurodeputato, per bloccare la messa in onda della seconda puntata, i pm hanno acquisito il materiale per realizzare la prima puntata dell’inchiesta giornalistica e non il resto delle 100 ore di filmati, che non risultano perciò coperti dal segreto istruttorio come chiedeva l’avvocato di Fidanza, Enrico Giarda.
“Non è una diffida fatta per fare show, ma in diritto: il girato del giornalista di Fanpage è stato acquisito, è entrato nel fascicolo ed è sottoposto a segreto istruttorio. L’articolo 114 del codice di procedura penale ne vieta la pubblicazione, non è divulgabile con il mezzo della stampa” aveva detto il legale.
Nella seconda parte dell’inchiesta si vede Salvatore Garzillo, il giornalista infiltrato per tre anni negli ambienti contraddistinti da riferimenti e saluti fascisti, accordarsi con Lavarino, sotto le spoglie di un imprenditore, per la consegna di una somma in contanti.
Inchiesta FdI, seconda puntata: i presunti legami con la Lega
Nel nuovo servizio mandato in onda su La7 da Corrado Formigli, appare inoltre anche Mario Borghezio, ex storico deputato della Lega nord, parla dei suoi piani per una “terza Lega” con il supporto che sembrerebbe essere riferito all’estrema destra.
Secondo l’inchiesta, alcuni dei consiglieri locali ed europarlamentari del Carroccio sarebbero stati eletti grazie ai voti portati da Lavarini e da un gruppo di ‘Lealtà azione’ succursale del movimento suprematista e mosso da ideologia neonaziste Hammerskin. In cambio i militanti sarebbero stati assunti come aiutanti o portaborse.
“È tutta una invenzione di Fanpage – ha replicato Borghezio – io ho parlato di terza Lega, ma non c’entra nulla con l’estrema destra, per me la terza Lega è la base, i militanti, a loro mi riferivo”.