Incendi a Ostia negli stabilimenti balneari dal Plinius ai Bagni Vittoria dopo la sentenza sulle concessioni
Ad Ostia sette incendi in due giorni hanno fatto strage di stabilimenti balneari: colpiti il Plinius, i Bagni Vittoria, il Belsito e Le Dune, fra gli altri
Continuano gli incendi negli stabilimenti balneari di Ostia: negli ultimi due giorni sono stati sette i roghi che hanno colpito le strutture sul mare, compresi il Plinius, il Salus e i Bagni Vittoria, fra gli altri. La polizia ha fermato un 24enne, che ha confessato di aver appiccato il fuoco. Intanto gli stabilimenti si preparano ad affrontare la rivoluzione nelle concessioni balneari.
- Roghi ad Ostia, il 24enne fermato ha confessato
- Gli incendi sul lungomare di Ostia
- Si indaga sul movente
- I bandi per gli stabilimenti balneari
Roghi ad Ostia, il 24enne fermato ha confessato
Un 24enne, su disposizione del pm, è stato fermato dai poliziotti della Squadra Mobile di Roma: il giovane, secondo quanto riferito da Ansa, avrebbe confessato di essere stato il responsabile della raffica di incendi agli stabilimenti balneari di Ostia.
Oltre alle strutture principali e alle passerelle, inceneriti dalle fiamme anche alcune cabine e storici pedalò a forma di cigni. I video diffusi da Welcome to favelas sono diventati virali.

27 marzo 2025 – cabine in fiamme allo stabilimento balneare Plinius di Ostia, Roma
Gli incendi sul lungomare di Ostia
Nella notte di mercoledì 26 marzo, mentre i pompieri stavano spegnendo le fiamme sul lungomare di levante, è scattato l’allarme agli stabilimenti Elmi e Plinius, quest’ultimo distante oltre un chilometro dai primi roghi. Dati alle fiamme anche l’Arcobaleno e il Capanno.
Il giorno prima, martedì 25, erano stati incendiati il Belsito e Le Dune: nel primo era bruciata solo una cabina, nel secondo otto.
Si indaga sul movente
Al primo rogo si è ipotizzato dell’esito di un’avaria elettrica, al secondo rogo si è pensato all’azione di un piromane solitario.
Ma con i roghi successivi si è cominciato a pensare che i piromani potessero essere di più: il questore di Roma, Roberto Massucci, ripreso da Askanews ha però confermato come al momento l’unico indagato sia il 24enne già fermato.
I bandi per gli stabilimenti balneari
Gli attentati incendiari arrivano in un momento di massima allerta per gli imprenditori balneari di Ostia, proprio quando il Comune di Roma è stato capofila nella messa a bando degli stabilimenti.
A metà febbraio il sindaco Roberto Gualtieri ha dato il via libera per due gare pubbliche per la gestione di 40 strutture, nell’ottica della gestione trasparente del litorale e rompendo il corso finora improntato alle continue proroghe e rinnovi, in deroga alla direttiva Bolkestein.
Il bando era stato bloccato dai ricorsi di alcuni gestori, ma una sentenza del Consiglio di Stato ha sbloccato la situazione e ha ripristinato l’iter voluto da Gueltieri.
Massimo Muzzarelli, presidente di Federbalneari Roma, mette alcuni puntini sulle i: “Una delle istanze che abbiamo sollevato nel ricorso è legata alla brevità del bando comunale per la sola stagione 2025: è vero che è prorogabile, ma per come è formulato non è realistico… Ora che è saltata la sospensiva ci aspettiamo che il Comune indichi al più presto i termini per la riapertura e chiusura del bando”.
La situazione è complicata: i balneari avrebbero dovuto cominciare ad approntare le strutture, approfittando del fatto che in molti, si prevede, prenderanno giorni di ferie per fare ponte nella seconda metà di aprile: da sabato 19, passando per Pasqua (domenica 20), pasquetta (lunedì 21), la Festa della Liberazione (venerdì 25) e fino a domenica 27.
Ma fra le incertezze sui bandi e i recenti roghi, è difficile che i clienti anticipino i soldi per prenotare un posto con ombrellone e sdraio per la stagione estiva. I costi di gestione e manutenzione per i balneari, intanto, sono già una realtà.
