Il video della confessione di Alessia Pifferi mostrato a Quarto Grado: cosa ha detto la mamma di Diana
La trasmissione Quarto Grado ha mostrato il video della confessione di Alessia Pifferi, madre della bimba Diana lasciata morire di stenti
Durante la trasmissione Quarto Grado, è stato mostrato il video della confessione di Alessia Pifferi, la donna che ha lasciato morire di stenti la figlia Diana a luglio del 2022. È in corso il processo contro la madre, accusata di omicidio aggravato. Cosa aveva detto subito dopo aver ritrovato la figlia senza vita.
- La confessione di Alessia Pifferi, mamma di Diana
- La lasciava sola con biberon e bottiglie d'acqua
- Negata la perizia psichiatrica sulla madre
La confessione di Alessia Pifferi, mamma di Diana
Nel corso del programma condotto da Gianluigi Nuzzi, sono stati proposti documenti definiti importanti e shock: è il racconto di Alessia Pifferi, fatto alle autorità dopo la morte della piccola Diana.
Nella sua confessione, parla molto del rapporto con il suo ex e dei weekend d’amore passati lasciando da sola la figlia in casa. “Non pensavo potesse morire, pensavo più a un malore dovuto ad altro, ero preoccupata e agitata ma sono rimasta fuori” ha rivelato.
Alessia Pifferi al Tribunale di Milano
Dopo aver trascorso il fine settimana fuori, è tornata e l’ha trovata già senza vita: “Il lunedì mattina sono tornata a casa Diana era nel suo lettino senza pannolino. Quando l’ho vista mi sono spaventata, aveva mani e piedi viola, sono andata nel panico”.
La lasciava sola con biberon e bottiglie d’acqua
Sono diversi i passaggi del racconto di Alessia Pifferi che possono turbare. La madre della bimba di appena 18 ha confessato sì di aver tentato di farle un massaggio cardiaco quando l’ha trovata in quelle condizioni, ma anche altri elementi drammatici.
Per esempio, ha riferito che quando se ne andava di casa per trascorrere alcuni giorni con il suo ex, Angelo Mario, lasciava la bambina con due biberon di latte e quattro bottigliette d’acqua. Sul corpo della bambina sono state rinvenute tracce di benzodiazepine, un tranquillante, ma secondo le analisi condotte nel biberon non è stata trovata traccia della sostanza.
In compenso, l’autopsia ha chiarito che la piccola Diana è morta di sete e che, dettaglio ancora più tragico, nel suo stomaco sono stati trovati frammenti del suo stesso pannolino. È rimasta chiusa in casa da sola per 6 giorni.
Negata la perizia psichiatrica sulla madre
La vicenda è in questi giorni in tribunale, dove Alessia Pifferi deve rispondere dell’accusa di omicidio aggravato. Nelle scorse settimane la Corte di Assise di Milano ha negato la perizia psichiatrica sulla 37enne, sostenendo che non ci siano i presupposti.
Per i giudici, la mamma di Diana era lucida, in grado di intendere e di volere quando ha lasciato da sola la figlia in casa per così tanto tempo. Diverso invece il parere dell’avvocata della donna, Alessia Pontenani, secondo cui la Pifferi soffrirebbe di un gravissimo ritardo mentale.
La legale sostiene infatti che il suo quoziente intellettivo sia quello di una bambina di 7 anni e che pertanto “hanno messo una bambina in mano a una bambina”. Ha sottolineato che a scuola aveva bisogno di un’insegnante di sostegno e che era seguita da una psicologa.