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Il commento di Paola Turci contro Pillon dopo un post sulla comunità LGBT: cos'ha scritto la cantante

Dura invettiva di Paola Turci contro Pillon dopo un post contro la comunità LGBTQ+. Ecco cos'è successo tra la cantante e il senatore

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Un tweet conciso ma appuntito come una vera e propria invettiva, quello pubblicato da Paola Turci contro Pillon a seguito di un post pubblicato dal senatore leghista contro la comunità LGBT.

Paola Turci attacca Simone Pillon

Non è la prima volta in cui dal mondo della musica e dell’arte si alzano proteste contro Simone Pillon, il senatore leghista che della propaganda contro la comunità LGBTQ+ ha fatto più volte la sua linea politica.

Soprattutto, il mondo dello spettacolo ha più volte attaccato Pillon quando il trend più discusso era l’approvazione del DDL Zan.

A questo giro Paola Turci si limita a una frase concisa ma inasprita dal risentimento: “Quanto è poco cristiano (e molto fascista) tutto questo, manifesto compreso”.

La voce di ‘Questione di sguardi”, in allegato, ha caricato lo screenshot di un commento di Simone Pillon su quanto accaduto tra i componenti della squadra di baseball Tampa Bay Rays, i quali si sarebbero rifiutati di indossare il logo del gay pride perché in contrasto con la loro fede cristiana.

Simone Pillon, ovviamente, ha onorato la scelta approfittando dell’argomento per ribadire il suo pensiero.

Il post della discordia di Simone Pillon

Nello specifico, Simone Pillon ha scritto: “Onore ai giocatori di baseball di Tampa che hanno rifiutato di indossare il logo del gay pride in nome della loro fede cristiana”.

Quindi: “L’ideologia LGBT è radicalmente contro la fede, come dimostrano le sfilate blasfeme di questi giorni. Opporsi all’agenda gay è un gesto di fede. Costa caro, e ne so qualcosa, visto che son sotto processo da quasi 8 anni, ma ne vale la pena. Senza odiare o disprezzare nessuno, ma fedeli alla verità”.

Tampa Bay Rays e gay pride: cos’è successo veramente

La storia è vera per metà, perché Simone Pillon lascia intendere che l’intero team dei Tampa Bay Rays abbia rifiutato di promuovere il gay pride sulle divise.

In realtà si è trattato di 5 giocatori contro i 26 presenti nel roster della squadra, che in occasione della Pride Night del 4 giugno non hanno voluto aderire all’iniziativa. Come dimostrano i canali social del team, infatti, i Tampa Bay Rays hanno aderito eccome.

Giugno, del resto, è il Pride Month.

La risposta di Simone Pillon a Paola Turci

Dopo l’invettiva di Paola Turci contro Pillon, lo stesso senatore del Carroccio ha risposto all’attacco: “Paola Turci mi definisce poco cristiano e molto fascista per aver sostenuto i giocatori di Tampa (Florida) che si sono rifiutati di indossare i colori del Gay Pride”.

Ancora: “Ormai siamo all’assurdo per cui non basta sopportare passivamente le sguaiatezze LGBT: è obbligatorio aderire ai Pride, pena la scomunica riservata ai fassisti”.

Dal passaggio che riportiamo di seguito si evince che Simone Pillon consideri i 5 giocatori dissidenti contro i 26 appartenenti la squadra una delegazione della “stragrande maggioranza della popolazione mondiale”.

Ecco cosa scrive il senatore: “Io, come i giocatori di Tampa, e come la stragrande maggioranza della popolazione mondiale, vogliamo restare liberi dalle coccarde arcobaleno“.

Infine: “A proposito: fascista è chi vuole imporre agli altri i propri dogmi. Io non pretendo che tu venga alle processioni, ma tu non puoi pretendere che noi ci adeguiamo ai diktat LGBT“.

In aggiunta, Simone Pillon augura a Paola Turci una pronta guarigione dal Covid-19.

Paola Turci e positiva al Covid-19

Paola Turci era attesa domenica 19 giugno all’Arena di Forlì per un concerto con l’orchestra sinfonica Maderna.

La data, purtroppo, è stata rimandata in quanto la cantante è risultata positiva al Covid-19. Per questo l’artista si è scusata con i suoi fan e ha promesso che presto verrà comunicata la data di recupero dell’evento.

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