Hasib Omerovic, otto posizioni al vaglio degli inquirenti: quattro poliziotti sarebbero indagati
Proseguono le indagini sul caso di Hasib Omerovic, il 36enne disabile caduto dalla finestra durante una perquisizione da parte della polizia
Proseguono le indagini sul caso di Hasib Omerovic, il 36enne precipitato da una finestra di casa sua lo scorso 25 luglio durante una perquisizione da parte delle forze dell’ordine. Giovedì 15 settembre, come riporta l’Ansa, si è tenuto un vertice alla Procura di Roma tra gli inquirenti impegnati a far luce sulla vicenda.
- Caso Omerovic, otto posizioni al vaglio degli inquirenti
- Le accuse della procura
- Cosa è successo la mattina del 25 luglio
- La denuncia della famiglia di Hasib Omerovic
- L'ipotesi di inquinamento probatorio
Caso Omerovic, otto posizioni al vaglio degli inquirenti
Secondo quanto apprende l’Ansa, sarebbero otto le posizioni al vaglio degli inquirenti; quattro di queste persone, tre agenti e una funzionaria, sono coloro che quella mattina sono entrate nell’appartamento in cui si trovava il 36enne disabile.
L’Ansa non esclude che l’atto istruttorio per loro possa avvenire nella veste di indagati, mentre Il Messaggero avrebbe già confermato la loro iscrizione nel registro degli indagati. Precisando che si tratta di un atto dovuto al fine di procedere con gli accertamenti e fornire delle garanzie agli interessati.
Le accuse della procura
L’accusa mossa dalla Procura di Roma è di tentato omicidio e falso. Secondo quanto si è appreso, Hasib Omerovic è caduto dalla finestra della sua camera da letto, precipitando per 9 metri e cadendo in piedi. L’obiettivo delle indagini è chiarire come sia avvenuta la tragedia.
Cosa è successo la mattina del 25 luglio
Stando a quanto emerso finora, i quattro poliziotti non avevano alcun mandato di perquisizione emesso dalla procura; gli agenti sarebbero intervenuti di propria iniziativa in seguito ad alcune proteste da parte di residenti della zona, secondo i quali Hasib avrebbe importunato delle ragazze.
La denuncia della famiglia di Hasib Omerovic
Sempre secondo quanto riporta Il Messaggero, inizialmente la relazione di servizio aveva lasciato intendere si fosse trattato di un tentato suicidio. Ma la denuncia dei familiari, depositata il 10 agosto, ha sollevato alcuni sospetti che sono confluiti nell’apertura dell’indagine.
La sorella minore di Hasib, presente al momento della perquisizione, ha dichiarato di aver visto gli agenti picchiare il fratello fino a farlo cadere dalla finestra. Una versione che però ha lasciato spazio a più di qualche dubbio negli inquirenti, in quanto la ragazza non è ritenuta attendibile poiché – oltre ad avere una grave disabilità – non si sarebbe trovata nella stessa stanza di Hasib.
L’ipotesi di inquinamento probatorio
Emerge anche l’ipotesi di inquinamento probatorio, in quanto le prove sono state prelevate soltanto il 12 agosto, più di due settimane dopo la caduta di Hasib. Lenzuola sporche di sangue e un bastone spezzato sono stati sottoposti ad accertamenti per trovare eventuali tracce di dna.
Intanto Hasib si trova ancora in coma al policlinico Gemelli, dopo aver riportato diverse fratture. Non è più in pericolo di vita e le sue condizioni migliorano, ma la situazione resta complessa anche a causa delle tre operazioni chirurgiche subite.