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Guerra Israele-Hamas, perché l’attacco di terra a Gaza potrebbe scattare a breve: ecco i dettagli

Unità speciali sui gommoni, droni e visori notturni: l’esercito israeliano è pronto al blitz via terra per entrare nella Striscia di Gaza

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La guerra tra Israele e Hamas è cominciata subito dopo l’assalto dei miliziani arrivati dalla Striscia di Gaza il 7 ottobre. Superato lo shock iniziale, l’esercito israeliano ha cominciato fin da subito a pianificare un intervento con mezzi di terra all’interno della Striscia, dove si nascondono i terroristi di Hamas. Un’operazione che però, a due settimane dalla strage di cittadini israeliani (1.400 finora le vittime) non è ancora partita. Ma secondo diversi osservatori, sarebbe ormai tutto pronto e già nella notte tra il 21 e il 22 ottobre potrebbe partire l’invasione.

I bombardamenti nella Striscia di Gaza

Nei giorni scorsi la Striscia di Gaza è stata bersagliata da continui raid aerei e missilistici da parte delle forze israeliane, impegnate anche a intercettare i razzi provenienti dalla Striscia e anche, in misura minore, dal sud del Libano, dove sono operativi i miliziani di Hezbollah.

Al momento il ministero della sanità di Gaza ha parlato di 4.137 vittime tra la popolazione della Striscia di Gaza.

Guerra Israele-Hamas, perché l’attacco di terra a Gaza potrebbe scattare a breveFonte foto: ANSA

Il nodo dei corridoi umanitari

In preparazione dell’intervento armato, Israele ha tagliato i rifornimenti di acqua, elettricità e cibo a Gaza. La situazione diventa sempre più critica per gli abitanti della Striscia, ma finora il valico di Rafah – al confine tra Egitto e Gaza – non è stato aperto nonostante le pressioni internazionali sull’Egitto. O meglio, è stato aperto solo per consentire il passaggio di aiuti umanitari, per un breve lasso di tempo.

Inoltre, gli stessi miliziani di Hamas hanno invitato i cittadini di Gaza a non lasciare le proprie case, ben sapendo che finché non verranno aperti corridoi umanitari per i profughi difficilmente gli israeliani entreranno con i mezzi di terra.

Ma l’esercito di Israele continua ad ammassare uomini e mezzi lungo i confini (anche al Nord) segnale evidente che il via libera all’invasione potrebbe scattare da un momento all’altro.

Visori notturni, gommoni e droni per invadere Gaza

Secondo un’analisi dell’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi, la macchina militare è pronta. Mezzo milione di soldati regolari e oltre trecentomila riservisti sono pronti a entrare in azione.

A sud di Zikim, a ridosso del confine con Gaza, sono presenti unità di carristi, dislocati anche verso Rafah e nei pressi di Be’eri, il kibbuz devastato da Hamas. Da qui, scrive il Corriere della Sera, è possibile entrare nella Striscia di Gaza e tagliare in due il territorio.

L’operazione potrebbe ricalcare molto da vicino l’operazione Piombo Fuso, l’intervento militare del 2008-2009. E il blitz potrà contare su soldati dotati di visori notturni, unità speciali pronte a sbarcare dal mare con veloci gommoni e droni per coprire l’avanzata.

Guerra Israele-Hamas, perché l’attacco di terra a Gaza potrebbe scattare a breve Fonte foto: ANSA
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