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Ghiaccio d'acqua su Marte in quantità mai viste sotto l'equatore: la scoperta grazie al radar italiano Marsis

La scoperta di grandi depositi di ghiaccio d'acqua all'equatore confermerebbe la presenza di un grande lago o mare su Marte in quella zona del pianeta

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Su Marte ci sono strati di ghiaccio spessi fino a 3,7 chilometri nascosti sotto l’equatore. È la scoperta della maggiore quantità d’acqua in questa zona del pianeta rosso mai fatta finora, resa possibile anche grazie al radar italiano Marsis installato a bordo della sonda Mars Express dell’Agenzia Spaziale Europea, realizzato da Thales Alenia Spac, joint venture tra Thales e Leonardo.

La scoperta

La scoperta dei depositi di ghiaccio d’acqua estesi per chilometri, sotto centinaia di metri di polvere che coprono la superficie di Marte, è stata confermata dallo studio della Smithsonian Institution americana, pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters.

Una quantità mai trovata in questa parte del pianeta rilevata grazie al radar di fabbricazione italiana, componente essenziale di Mars express, lanciata nello spazio nel 2003, insieme ai sensori costruiti nello stabilimento di Leonardo a Campi Bisenzio vicino Firenze, che hanno portato la sonda a raggiungere il corpo celeste e che contribuiscono a mantenerne il corretto orientamento.

Fonte foto: ANSA

La sonda Mars Express in esplorazione attorno a Marte

La missione

“Sono molto contento che l’artefice della scoperta sia Mars Express, che dopo tanti anni dal lancio continua a ripagare abbondantemente le speranze e le aspettative riposte, come anche l’investimento economico”, ha dichiarato all’Ansa Enrico Flamini, presidente della International Research School of Planetary Science all’Università Chieti-Pescara.

“Penso che il risultato ottenuto avrà effetti positivi anche sulla produzione di altre ricerche  – ha commentato Flamini – alle quali mancavano finora prove solide come questa”.

L’acqua su Marte

Dopo 15 anni Mars Express è tornata a esplorare l’area nota come ‘Medusae Fossae’, che aveva già fornito in altre missioni indizi di un possibile deposito sotterraneo di ghiaccio.

“L’area di Medusae Fossae è caratterizzata da letti di antichi fiumi e per anni ci siamo chiesti se l’acqua che scorreva qui un tempo fosse evaporata del tutto. La presenza dei depositi di ghiaccio ora individuati – ha spiegato Flamini – confermerebbe l’ipotesi che un tempo lì ci fosse un grande lago o un mare”. Se si sciogliesse, il ghiaccio sepolto sotto Medusae Fossae coprirebbe l’intero pianeta con uno strato d’acqua profondo tra 1,5 e 2,7 metri, una quantità sufficiente a riempire il Mar Rosso.

“Abbiamo esplorato nuovamente la zona utilizzando dati più recenti provenienti dal radar Marsis e abbiamo scoperto che i depositi sono ancora più spessi di quanto pensassimo, fino a 3,7 chilometri”, ha commentato Thomas Watters, che ha guidato lo studio.

“La cosa interessante è che i segnali radar corrispondono a ciò che ci aspetteremmo di vedere dal ghiaccio stratificato – ha aggiuntoo Watters – e sono simili ai segnali che vediamo dalle calotte polari di Marte, che sappiamo essere molto ricche di ghiaccio”.

“Purtroppo questi depositi si trovano ad una certa profondità e quindi non sono facilmente accessibili – ha detto ancora Enrico Flamini – ma potrebbero essercene altri più vicini alla superficie”.

radar-marsis Fonte foto: ANSA
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