Feste private in casa: cosa rischia chi non rispetta le regole
Cosa sono le norme cautelari di condotta e cosa rischia chi non rispetta le regole sulle feste private in casa
L’introduzione nel nuovo dpcm della “forte raccomandazione” a evitare feste private in casa con più di 6 invitati non conviventi e a utilizzare le mascherine anche all’interno dell’abitazione in presenza di persone non conviventi sta facendo molto discutere.
Nella giornata di martedì il premier Giuseppe Conte ha spiegato: “Non manderemo le forze di polizia nelle abitazioni private, ma dobbiamo assumere comportamenti prudenti per gestire questa fase”.
Nuovo dpcm: cosa sono le norme cautelari di condotta
‘Il Sole 24 Ore’ ha provato a fare ulteriore chiarezza, introducendo il concetto di norme cautelari di condotta proprio in riferimento alle raccomandazioni del governo.
Nel diritto penale l’inosservanza delle norme cautelari di condotta è un requisito oggettivo della colpa e la loro violazione può far scattare la responsabilità colposa.
Questa è la funzione dei decreti emergenziali che durante la pandemia si susseguono per cercare di prevenire il pericolo che le condotte umane potrebbero generare. La mano del legislatore interviene dove le regole cautelari non scritte non sembrano bastare.
Quelle che sembrano mere raccomandazioni, quindi, servono in concreto a delineare i confini della colpa.
Molte violazioni, per esempio, scrive ‘Il Sole 24 Ore’, potrebbero portare alla contestazione del reato di epidemia colposa, previsto dall’articolo 452 del Codice Penale.
Sebbene sia difficile risalire alla catena causale del contagio da Covid-19, astrattamente il festino privato non protetto potrebbe essere la causa di un contagio che potrebbe far scattare il reato a titolo di colpa.
La funzione della norma, a livello tecnico, è quella di risolvere il conflitto tra due interessi contrapposti: quello alla libera circolazione delle persone e quello alla salute, delimitando l’ambito e i limiti dell’autorizzazione.
Si “raccomanda”, quindi, di non superare il numero di 6 persone di invitati non conviventi perché un numero maggiore non garantirebbe il distanziamento. Ogni caso, però, può essere valutato a sé.