Fatica da pandemia, nuovo allarme degli esperti. Interviene l'Oms
Cos'è la "pandemic fatigue" e come sconfiggerla: dopo l'allarme degli esperti interviene l'Oms
Ilaria Capua l’ha definita “pandemic fatigue” e molti esperti italiani, come la microbiologa Maria Rita Gismondo, hanno iniziato a chiamarla “fatica da pandemia”. Ora, sulla questione, è intervenuta anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), per chiarire cosa bisogna fare.
Cos’è la fatica da pandemia, “pandemic fatigue”
A definire la “pandemic fatigue” è la stanchezza delle misure imposte dal coronavirus. Per questo motivo, a detta degli esperti, le persone avrebbero ricominciato a intrattenere rapporti interpersonali senza le dovute precauzioni.
Pandemic fatigue, interviene l’Oms
Il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel corso del consueto briefing sul coronavirus, ha dichiarato: “So che c’è stanchezza ma il virus ha dimostrato che quando abbassiamo la guardia può tornare a una velocità vertiginosa e minacciare ospedali e sistemi sanitari”.
“Se facciamo insieme scelte intelligenti – ha aggiunto -, possiamo tenere bassi i casi, garantire che i servizi sanitari essenziali continuino e che i bambini possano continuare ad andare a scuola”. Ne dà notizia l’Ansa.
“Troppi Paesi hanno pensato che fosse finita e hanno decelerato nelle loro attività di tracciamento e test”, ha sottolineato Mike Ryan, il direttore del programma emergenze dell’Oms: “È difficile ora per Europa e Nord America tornare in una fase di potenziali lockdown, le persone sono esauste e stanche, non è una situazione facile ma c’è ancora speranza”.
“Nelle prossime settimane – ha concluso – ci sarà un alto numero di casi: dobbiamo proteggere i vulnerabili, dobbiamo cercare di tenere i bambini a scuola ma dobbiamo anche essere pronti a rinunciare ad alcune cose che amiamo fare”.