Eurovision 2022, Morgan stronca il festival e ne ha per tutti: da Mahmood e Blanco ai presentatori
Morgan va all'attacco dell'Eurovion Song Contest 2022 in corso a Torino: nel suo mirino Mahmood, Blanco, Achille Lauro e i presentatori del festival
“Non sto seguendo l’Eurofestival, credo sia più scena che sostanza“. Così Morgan va all’attacco dell’Eurovision 2022 in corso a Torino. Intervistato dall’Adnkronos, il cantante non salva nulla della kermesse, a partire dalla coppia che rappresenta l’Italia, Mahmood e Blanco, fino ai presentatori del festival, definiti “una barzelletta”.
Morgan all’attacco dell’Eurovision 2022
“Tutta l’Italia della comunicazione si ferma perché c’è l’Eurovision Song Contest? E allora io non mi fermo e non lo guardo; io lavoro e non mi fermo, solo perché c’è l’Eurofestival”. Così Morgan, intervistato dall’Adnkronos a margine della sua lezione-spettacolo su Umberto Bindi al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, in occasione del 90° anniversario della nascita del cantautore.
A quanto pare Morgan ne ha per tutti e non salva nulla dell’edizione torinese di quest’anno dell’Eurofestival, assegnato all’Italia dopo la vittoria dei Maneskin lo scorso anno.
Morgan contro Mahmood, Blanco e Achille Lauro
A partire da Mahmood e Blanco, la coppia che rappresenta l’Italia all’Eurovision 2022 dopo aver vinto l’ultima edizione del Festival di Sanremo. Nel mirino di Morgan anche Achille Lauro, in gara a Torino per San Marino.
“È la nuova Trinità, ma io non mi sento rappresentato da loro e non credo di essere l’unico”, ha affermato l’artista.
Mahmood e Blanco rappresentano l’Italia all’Eurovision 2022
Morgan, l’attacco ai conduttori dell’Eurovision
Le critiche di Morgan non risparmiano nemmeno i conduttori di questa edizione dell’Eurovision Song Festival: “Mika non è italiano, Laura Pausini non padroneggia il linguaggio e Cattelan è moscio… quanto a Malgioglio è inqualificabile”.
“Ma che scelte sono?”, attacca Morgan. “Questa sarebbe la ‘vetrina’ dell’Italia? Mi ricordano la barzelletta con il cieco, il muto, il sordo…“.