Elisabetta Sgarbi sul rapporto col fratello Vittorio: retroscena svelati dalla sorella del critico e politico
Elisabetta Sgarbi, intellettuale e sorella del critico, svela i retroscena sul rapporto col fratello Vittorio
Elisabetta Sgarbi, sorella del critico dell’arte e politico Vittorio Sgarbi, ha raccontato alcuni retroscena sul fratello. La 66enne, affermata editrice in Italia, sulle colonne del Corriere della Sera ha infatti svelato un altro volto del saggista 70enne.
Il rapporto con Vittorio Sgarbi
Nel corso di una lunga intervista rilasciata al quotidiano, infatti, Elisabetta Sgarbi ha svelato che per lui il fratello è stato un precursore capace di darle stimoli continui nella vita.
“È stato precoce per intelligenza e voracità nella lettura” ha ammesso, ma soprattutto ha sottolineato che l’ha messa alla prova per tutta la vita. Ricordando i genitori, poi, ha svelato cheil fratello Vittorio ha ereditato dalla mamma il gesto di spostarsi il ciuffo con la mano, mentre lei il suo saluto. “Quando mando un messaggio alle persone cui voglio bene, chiudo scrivendo tre volte ciao come se volessi far parlare anche lei- ha svelato-. Lei mi ha costretta a superare l’insicurezza. Affronto le cose accompagnata sempre da questo senso di non essere all’altezza di ciò che faccio. Ma lei mi ha aiutato a pensare che ogni ostacolo deve essere superato”.
Elisabetta Sgarbi e il fratello Vittorio
La scommessa vinta con Eco
Nel 2015, dopo l’avventura in Bompiani, con Eugenio Lio, Mario Andreose e Umberto Eco ha co-fondato la casa editrice “La Nave di Teseo”. Per molti fu una scommessa azzardata e gli analisti non davano tanto futuro alla casa che però otto anni dopo, è ancora forte e ben presente.
“Sono passati otto anni e abbiamo pubblicato mille titoli, di cui il 30% è catalogo” ha svelato. Poi ha ricordato: “Venti giorni dopo la morte di mia madre consegnai le dimissioni da Bompiani: un taglio netto dopo 25 anni di lavoro e risultati. Tre mesi dopo mancò Eco. Debuttammo con il suo Pape Satàn Aleppe, anche se non avrebbe voluto essere il primo, in nome dell’indipendenza, anche dai fondatori”.
Proprio di Eco, scomparso nel 2016, ha una chiara immagine nella mente: “Lo rivedo quando andiamo tutti e quattro nello studio notarile di Piergaetano Marchetti e con un entusiasmo da ragazzino mi ascolta raccontare il piano editoriale di una ipotetica casa editrice che avrebbe dovuto sottrarsi a ogni logica di grande concentrazione editoriale”.
Chi è Elisabetta Sgarbi
Sorella del critico e politico Vittorio, Elisabetta Sgarbi è una intellettuale policentrica che ha affiancato a una densa attività di regia quella di editrice. La sua carriera nel mondo del cinema, e non solo, è iniziata nel 1999 con il corto “Anonimo rispondere?” e proseguita con pellicole quali, tra le numerose altre, “Notte senza fine” (2004), “Colpa di comunismo” (2015) e “Viaggio ai confini della storia” (2018).
Editor e successivamente direttore editoriale di Bompiani, nel 2015 ha co-fondato con intellettuali quali Mario Andreose, Umberto Eco ed Eugenio Lio la casa editrice La nave di Teseo, di cui dallo stesso anno è direttore generale e direttore editoriale. Ideatrice nel 2000 e dallo stesso anno direttore artistico della rassegna culturale La Milanesiana, è anche fondatrice nel 2009 e presidente della Fondazione Elisabetta Sgarbi per la valorizzazione dell’arte.