Elezioni Quirinale 2022, Crosetto: "Io presidente? Sì, ma dello Juventus Club. Mi ha scritto anche la colf"
La terza giornata di votazioni ha visto Guido Crosetto, ex deputato di Fratelli d'Italia, raccogliere 114 preferenze: secondo solo a Mattarella (125)
Quello di Guido Crosetto mercoledì 26 gennaio è stato il secondo nome più votato dal Parlamento, riunito in seduta comune per eleggere il presidente della Repubblica. Lui stesso ha dichiarato che non si aspettasse numeri così alti: se il Mattarella-bis ha raccolto 125 voti, lui ci è andato molto vicino mettendone insieme 114. Non è più un deputato da tre anni: è fuori dal Parlamento, fa l’imprenditore e… il tifoso della Juventus. Ma al Quirinale è saltato fuori il suo nome, che ha sorpreso anche la sua ex colf: ecco perché.
Quirinale 2022, Crosetto: “Mi ha scritto anche la colf”
Crosetto ha rilasciato varie interviste. In quella realizzata da ‘Repubblica’ ha dichiarato: “Non mi aspettavo un risultato così ampio. Mi hanno fatto anche piacere i 3 mila e passa messaggi che ho ricevuto su WhatsApp. Mi hanno scritto ex compagni delle medie, i carabinieri della scorta di 13 anni fa, ex parlamentari del Pci. Mi ha scritto la mia colf peruviana di 10 anni fa: ‘Lei per me è sempre il presidente’. I miei figli? Manco lo sanno: mica parliamo di politica”.
Ma perché i parlamentari hanno votato Guido Crosetto? “Mi ha chiamato Giorgia Meloni – ha ricostruito -, chiedendomi se poteva utilizzare il mio nome come candidatura di bandiera. Le ho detto che ero onorato. So che non avrà seguito, altrimenti avrei detto no”.
Salvini era d’accordo? “Mi risulta che Giorgia gli ha detto che la scelta sarebbe stata quella di non votare scheda bianca”, ha risposto Crosetto.
Infine, una previsione sul Quirinale: “Come finirà questa partita a scacchi? Qualcuno farà scacco matto e qualche re cadrà. Draghi? Non faccio nomi, ma Draghi è un imperatore”.
Guido Crosetto, ex deputato di Fratelli d’Italia, e Giorgia Meloni
Crosetto sul centrodestra: “Nessuna spaccatura, è compatto”
Al ‘Corriere della Sera, invece, Crosetto ha anche parlato della tenuta della coalizione del centrodestra: “A me pare che il centrodestra sia compatto. Quando nessuno ha la maggioranza, l’elezione del presidente della Repubblica è una partita a scacchi. Fai diverse mosse, ma te ne accorgi solo a fine partita”.
“Voglio credere nella capacità del Parlamento di individuare una persona autorevole nella quale riconoscerci tutti. Tempi difficili richiedono padroni nobili. Fratelli d’Italia? Sosterrà una candidatura unitaria”, ha sottolineato Crosetto.
Crosetto: “Io presidente? Sì, ma dello Juventus Club”
Infine, ai microfoni della ‘Stampa’, Guido Crosetto si è lasciato andare a una battuta: “Al Quirinale ci andrò il 2 giugno, se mi invitano per la festa della Repubblica. E, comunque, preferirei essere eletto presidente dello Juventus Club“.