Chi è Franco Frattini, il candidato al Quirinale del centrodestra e perché potrebbe spaccare il governo
Magistrato, ex ministro e commissario europeo: Franco Frattini è uno dei possibili candidati del centrodestra a presidente della Repubblica
Franco Frattini era già finito nella girandola di nomi circolati nei giorni scorsi quale possibile candidato indicato dal centrodestra per l’elezione del presidente della Repubblica. Già bocciato da Partito Democratico e Italia Viva e depennato dalla prima rosa di nomi proposta dal centrodestra, le quotazioni dell’ex ministro degli Esteri hanno ripreso quota dopo la fumata nera arrivata nel quarto scrutinio per scegliere il successore di Sergio Mattarella.
Nonostante il quorum sia sceso a 505 voti (nei primi tre scrutini era fissato a 673), i partiti non hanno ancora trovato una soluzione su un nome condiviso per il prossimo capo dello Stato e la quarta votazione si è conclusa con un nuovo nulla di fatto.
Diverse fonti raccolte dal Corriere della Sera e da SkyTg24 riferiscono che il segretario della Lega Matteo Salvini starebbe lavorando alla riproposizione della candidatura di Franco Frattini. Sul piatto ci sarebbero anche i nomi di Sabino Cassese e Giampiero Massolo.
Chi è Franco Frattini, possibile candidato presidente della Repubblica
Attuale presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini nella sua carriera ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali e viene considerato un uomo a cui si riconoscono moderazione, equilibrio ed esperienza internazionale. In più occasioni ha raccolto consensi bipartisan, rendendolo un profilo che potrebbe piacere anche fuori dall’area del centrodestra.
Nato a Roma nel 1957, Franco Frattini si è laureato in giurisprudenza nel 1979 all’università La Sapienza. Con un passato da avvocato dello Stato e magistrato del Tar in Piemonte, Frattini ha iniziato la sua militanza politica tra le fila del Partito Socialista, ed è stato a lungo vicino a Claudio Martelli.
Il presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini
Dopo Tangentopoli e la fine della Prima Repubblica, come diversi altri ex socialisti Frattini aveva aderito a Forza Italia. Più volte eletto in Parlamento, è stato varie volte ministro nei governi Berlusconi e Commissario europeo alla Giustizia. Il 14 gennaio 2022 è stato nominato nuovo presidente del Consiglio di Stato.
Chi è Franco Frattini, la sua carriera
Laureato in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma nel 1979, Franco Frattini è diventato avvocato dello Stato nel 1984, poi magistrato al Tar in Piemonte. Nel 1986 è stato nominato consigliere di Stato e consigliere giuridico del ministero del Tesoro. Tra il 1990 e il 1991 ha lavorato come consigliere giuridico del vicepresidente del Consiglio Claudio Martelli.
Nel 1994 Frattini è diventato segretario generale della Presidenza del Consiglio nel primo governo Berlusconi. Il primo incarico da ministro arriva con il governo guidato da Lamberto Dini dopo la caduta del primo esecutivo del Cavaliere: nel 1995 diventa ministro per la Funzione pubblica e gli Affari regionali.
Nel 1996 viene eletto in Parlamento con Forza Italia e fino al 2001 è presidente del Comitato parlamentare di vigilanza sui servizi segreti. Nel secondo governo Berlusconi diventa prima ministro per la Funzione pubblica nel 2001 e poi l’anno successivo assume il ruolo di ministro degli Esteri.
Frattini è stato titolare della Farnesina anche nel quarto esecutivo Berlusconi (2008-2011). In mezzo, tra il 204 e il 2008, l’incarico come Commissario europeo alla Giustizia nel governo Ue guidato da Barroso. Nel 2012 Frattini lascia il partito di Berlusconi e aderisce a Scelta Civica di Mario Monti.
Dal 2011 Frattini è presidente della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI), l’ente che si occupa della formazione diplomatica dei membri della Farnesina e della pubblica amministrazione.
Il 21 aprile 2021 Frattini è stato nominato da Mario Draghi presidente aggiunto del Consiglio di Stato. Il 14 gennaio 2022 è stato eletto all’unanimità presidente del Consiglio di Stato al posto di Filippo Patroni Griffi.
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Chi è Franco Frattini, perché la sua elezione potrebbe spaccare la maggioranza di governo
Il nome di Franco Frattini è già circolato quale possibile candidato indicato dal centrodestra per il prossimo presidente della Repubblica. Apprezzato dal leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte, il suo nome però è già stato bocciato da Pd, IV e parte dei Cinquestelle.
A pesare per il no del centrosinistra sono soprattutto alcune prese di posizione di Frattini considerate troppo vicine alla Russia di Putin. Specie in un momento delicato come questo, visto quanto sta accadendo in Ucraina e le rinnovate tensioni tra Nato e Russia.
Secondo molti commentatori politici, il premier Mario Draghi non accetterebbe un presidente della Repubblica con posizioni filorusse, per questo l’eventuale elezione di Frattini potrebbe portare alla fine del governo e dell’attuale maggioranza.
La riproposizione di Frattini da parte di Matteo Salvini è stata quindi bocciata da tutto il centrosinistra, con Matteo Ricci, coordinatore dei sindaci Pd, che parla di “ennesimo giochino di Salvini”. “Chi voterebbe una proposta che fa cadere il governo e finire la legislatura un minuto dopo? Non è il Papeete. Basta giocare. Diamo al Paese un Presidente autorevole e super partes”, ha aggiunto.
Secondo la viceministra Laura Castelli del M5S “usare il presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini, una carica istituzionale così autorevole, per spaccare la maggioranza di governo è un segno evidente che non c’è la volontà di trovare una soluzione per il Colle. Non possiamo spaccare la coalizione con il centrosinistra, salterebbe anche il governo”.
Netto anche il deputato di Italia Viva Roberto Giachetti: “La candidatura di Frattini era una ipotesi già ventilata e già stroncata non solo da noi. Dopo 55 nomi non votati, ritorniamo al punto di partenza sapendo che produce uno sconquasso generale. Pensate davvero che Draghi, che ha dato la disponibilità a rimanere al governo, accetterebbe di stare lì con un presidente che è amico di sappiamo chi?”.