Droga nel drink di una deputata: il senatore francese Joël Guerriau accusato di tentato stupro e arrestato
Un senatore francese è stato accusato di aver drogato una collega per abusare di lei: rischia 5 anni di carcere
Arrestato un senatore francese. Joël Guerriau è accusato di aver drogato una sua collega durante una cena nella propria abitazione con l’intento di abusare di lei. L’uomo è stato trovato positivo a diverse droghe.
La cena a casa di Guarrieau
Nella serata di martedì 14 novembre il senatore francese del gruppo degli indipendenti Joël Guerriau ha invitato una deputata dell’Assemblea Nazionale nella propria abitazione per una cena che avrebbe dovuto celebrare un evento non meglio specificato.
I due, secondo il racconto della stessa deputata, si conoscevano da 10 anni. I festeggiamenti avrebbero dovuto tenersi in un ristorante, ma il senatore avrebbe insistito perché si svolgessero nella propria abitazione.
Edouard Philippe, capogruppo di Guerriau al Senato ed ex primo ministro
Nel corso della serata Guerriau ha servito alla deputata dei drink preparati dalla propria cucina che, secondo le accuse mossegli, avrebbero contenuto anfetamine, probabilmente MDMA, comunemente conosciuta come ecstasy.
La droga nel drink e la fuga
La deputata si sarebbe accorta che qualcosa non andava quando, dopo aver bevuto i drink, avrebbe iniziato a sentirsi male, con sudori freddi e aumento del battito cardiaco.
In quei momenti Guerriau avrebbe iniziato a farle delle avance, che la donna avrebbe rifiutato. Temendo che il senatore le proponesse di restare a casa sua a dormire a causa delle sue condizioni di salute, la deputata ha chiamato un taxi verso le 22:00, tornando in Parlamento.
Qui avrebbe raccontato ad alcuni colleghi l’accaduto e avrebbe quindi chiamato un medico che, trovandola confusa e con le pupille dilatate. Gli esami hanno poi effettivamente rivelato la presenza di anfetamine nel sangue della donna.
Le accuse al senatore
A seguito di quanto accaduto Guerriau è stato arrestato. Rischia fino a 5 anni di carcere e una multa di 75 mila euro. Nei prossimi giorni potrebbe anche essere espulso dal gruppo degli indipendenti di cui fa parte al Senato.
Il senatore si proclama innocente, ma i guai potrebbero non limitarsi al suo comportamento. Durante i test antidroga eseguiti in seguito all’arresto, nel suo sangue sono state trovate tracce di cannabis, oppiacei tra cui il metadone, cocaina e metanfetamine, tra cui anche la stessa MDMA riscontrata alla deputata che lo ha denunciato.