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Guerra Ucraina-Russia, le ultime notizie di oggi: anche il Regno Unito dice no all'invio degli F-16 a Kiev

La guerra in Ucraina è al 342esimo giorno. Tutti i principali aggiornamenti in diretta di martedì 31 gennaio 2023

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

Sono trascorsi 342 giorni dall’inizio del conflitto tra Ucraina e Russia, dopo l’attacco di Putin iniziato il 24 febbraio 2022. Joe Biden ha ribadito che non ha intenzione di inviare per il momento gli aerei F16 a Kiev. Boris Johnson, ex premier britannico, caldeggia l’immediato ingresso nella Nato dell’Ucraina. Nel frattempo gli eserciti continuano a combattere.

Il racconto della giornata

  1. Lituania: sì a caccia militare per l'Ucraina

    Caccia e missili dovrebbero essere forniti all’Ucraina. Lo ha detto il presidente lituano Gitanas Nauseda durante un’intervista alla tv di stato: “Le linee rosse riguardanti i rifornimenti bellici all’Ucraina dovrebbero essere superate e, nel complesso, molte linee rosse sono già state superate”.

  2. Kiev, ripristino confini pre-condizione per la pace

    “L’Ucraina deve ripristinare la sua integrità territoriale e la sua sovranità ai confini internazionali riconosciuti. Per noi è una pre-condizione per la pace“. Così Andriy Yermak, capo di gabinetto di Zelensky, in audizione alla commissione Affari esteri al Parlamento europeo.

  3. Annunciato nuovo colloquio Biden-Zelensky sulle armi

    Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha fatto sapere che presto tornerà a discutere con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky delle ultime richieste di armi avanzate da Kiev. Dopo aver dato l’ok alla fornitura dei carri armati Abrams, Washington si è opposta all’invio degli F-16. Lo stesso diniego è arrivato oggi dal Regno Unito.

  4. Kuleba: "In arrivo oltre 100 carri armati"

    L’Ucraina riceverà dai 120 ai 140 carri armati nella prima consegna programmata. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba, sottolineando che “la coalizione dei tank” ad oggi ha 12 Paesi membri.

  5. Mattarella: "Sostegno a Kiev funzionale per la fine della guerra"

    “Il sostegno politico, economico e militare all’Ucraina e le sanzioni alla Russia sono funzionali a far cessare la guerra, non ad alimentarla”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la visita ufficiale al Quirinale di Katalin Novak, presidente di Ungheria.

  6. Regno Unito come Usa, niente F-16

    Dopo gli Usa, no agli F-16 a Kiev anche da parte del Regno Unito. Il premier britannico Rishi Sunak si è accodato al presidente americano Joe Biden esludendo ogni ipotesi di invio di jet militari: “Gli aerei da combattimento in dotazione sono estremamente sofisticati e richiedono mesi di addestramento per apprendere come farli volare – ha spiegato una portavoce di Downing Street – per questo crediamo non sia pratico fornirli all’Ucraina“.

  7. La Turchia è dubbiosa sulla pace: "Più si va avanti, più diventa difficil"

    Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, in conferenza stampa con il suo omologo ungherese Peter Szijjártó, ha rilasciato alcune dichiarazioni poco ottimistiche sulla guerra in Ucraina: “Una pace unilaterale in Ucraina non verrà accettata”. Quindi, “più si va avanti, più diventa difficile parlare di pace. Almeno parliamo di cessate il fuoco”. Le condizioni rispetto all’inizio della guerra sono cambiate, ha aggiunto.

  8. Medvedev: "Le sanzioni dei Paesi nemici sono fallite"

    Per il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, “I Paesi nemici non hanno il coraggio di ammettere che le loro sanzioni ‘infernali’ sono miseramente fallite. Non funzionano”. Questo perché, riferisce su Telegram, “La stragrande maggioranza dei prodotti industriali e dei beni di consumo è stata sostituita dai nostri, russi, e quelli mancanti, dai marchi asiatici”. Ha concluso dicendo: “Come sempre, gli americani fanno soldi con un’Europa umiliata”.

  9. Pechino frena sulla visita di Xi Jinping a Mosca

    Il Ministero degli Esteri russo, ieri, ha ribadito l’invito di Putin al leader cinese Xi Jinping. La notizia del possibile incontro in Russia in primavera, definito “evento centrale” per le relazioni tra i due Stati, è stata però frenata da Pechino. Cina e Russia “mantengono stretti contatti a vari livelli per promuovere la cooperazione bilaterale tra i due Paesi, contribuendo allo sviluppo globale pacifico – ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning, specificando tuttavia che – per quanto riguarda questa visita in particolare, al momento non ho informazioni da condividere”.

  10. Allarme aereo in tutta l'Ucraina

    Un allarme aereo è stato dichiarato poco fa in tutte le regioni dell’Ucraina per il pericolo di attacchi missilistici. Il governo consiglia “ai cittadini di mettersi al riparo o di osservare la regola delle ‘due mura'”. Il portavoce dell’Aeronautica Militare, Yuriy Ignat, ha dichiarato in diretta sul canale televisivo 24 che la rapida diffusione dell’allarme sul territorio dell’Ucraina indica la minaccia di attacchi missilistici Dagger.

  11. Ucraina: 127mila soldati russi uccisi dall'inizio della guerra

    Le forze armate ucraine hanno annunciato oggi di aver ucciso 850 soldati russi durante l’ultima giornata di scontri. Il numero totale di soldati russi uccisi dall’inizio dell’invasione è salito a 127.500, dato che contrasta con quello fornito da Mosca, che da settimane non aggiorna il bilancio delle vittime. Dall’invasione russa, – ha reso noto su Facebook lo stato maggiore ucraino – sono stati distrutti 3.201 carri armati, 2.197 sistemi di artiglieria e 221 sistemi di difesa aerea. La Russia non fornisce dati sulle vittime del conflitto da settembre, quando il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha confermato la morte di 5.937 soldati. Il portale di notizie russo Mediazona porta il numero totale dei decessi a 12.538, cifre che considera “confermate” da dati pubblicamente disponibili.

  12. Ex speechwriter di Putin: "Nei prossimi mesi è possibile un colpo di Stato"

    “In questo momento, penso che un colpo di stato militare possa essere possibile”. Sono le parole di Abbas Gallyamov, l’ex speechwriter del presidente russo Vladimir Putin, che nel corso di una intervista alla Cnn parla del numero dei soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina e delle difficili condizioni di vita dovute dalle sanzioni come condizioni favorevoli a un golpe militare. Ora analista politico, Gallyamov ritiene che il colpo di stato potrebbe verificarsi nei prossimi dodici mesi.

  13. Ucraina: ministro Kiev chiede aerei da combattimento a Macron

    Il ministro della Difesa ucraino chiederà personalmente oggi a Parigi gli aerei da combattimenti alla Francia: Oleksij Reznikov, che dovrebbe incontrare anche il presidente Emmanuel Macron, avrà un faccia-a-faccia con il suo omologo Sebastien Lecornu.
    Ieri il presidente Usa, Joe biden, ha escluso che si possano fornire gli F-16 all’Ucraina mentre Macron è apparso più possibilista: ha detto che in linea di principio “nulla è escluso” nell’aiuto a Kiev, ma che qualsiasi mossa del genere dipenderà da diversi fattori, tra cui la necessità di evitare l’escalation e l’assicurazione che gli aerei non colpiranno “il territorio russo” e che la consegna “non vada a indebolire la capacità delle forze armate francesi”.

  14. Boris Johnson: "Usare doppio linguaggio con Mosca ha portato al disastro"

    “Bene, abbiamo provato l’ambiguità creativa e abbiamo visto dove ci ha portato. Per decenni abbiamo usato un doppio linguaggio diplomatico in materia di Nato e Ucraina, ed è finito in un disastro totale”. Non usa mezzi termini Boris Johnson in un editoriale sul Washington Post in cui spiega perché, ora, “agli ucraini dovrebbe essere dato tutto ciò di cui hanno bisogno per finire questa guerra, il più rapidamente possibile, e dovremmo iniziare il processo di ammissione dell’Ucraina alla Nato, e iniziarlo ora”. “Abbiamo passato anni a dire agli ucraini che abbiamo una politica della “porta aperta” nella Nato e che hanno il diritto di “scegliere il proprio destino” e che la Russia non dovrebbe essere in grado di esercitare un veto. E per tutto quel tempo abbiamo apertamente segnalato a Mosca che l’Ucraina non aderirà mai all’alleanza, perché così tanti membri della Nato eserciteranno semplicemente il proprio veto. Il risultato è la peggiore guerra in Europa da 80 anni. Il presidente russo Vladimir Putin ha distrutto innumerevoli vite, case, speranze e sogni. Ha anche distrutto la minima ragione per simpatizzare con lui o per assecondarlo nella sua paranoia”.

  15. Power (Usaid) incontra il sindaco di Bucha

    L’amministratrice dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid), Samantha Power, ha incontrato il sindaco della città di Bucha, Anatoliy Fedoruk, per discutere il futuro degli aiuti statunitensi all’Ucraina nel quadro della guerra con la Russia e i provvedimenti da mettere in campo per punire i militari che si sono responsabili di abusi e atrocità durante il conflitto. Lo riferisce una nota. L’amministratrice ha fatto le sue condoglianze per le vite perse durante l’occupazione di Bucha, ribadendo l’impegno dell’agenzia a fornire tutta l’assistenza necessaria sul piano umanitario: dal sostegno alle piccole imprese agli aiuti nel campo dell’energia.

  16. Biden: "Non invieremo F16 a Kiev"

    Il presidente Usa Joe Biden ha detto che non invierà aerei da combattimento americani in Ucraina. Il presidente aveva già detto in più occasioni che gli aerei non sono sul tavolo. La scorsa settimana, ad esempio, ha annunciato che avrebbe inviato 31 carri armati M1 Abrams in Ucraina, nonostante gli alti funzionari statunitensi avessero affermato in precedenza che i veicoli pesanti non erano adatti all’esercito del paese. Biden ha anche detto di non essere sicuro se visiterà l’Europa il mese prossimo per l’anniversario dell’inizio della guerra. Poi, in risposta a una domanda separata, ha spiegato di aver intenzione di visitare la Polonia, ma di non sapere ancora quando.

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