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Un anno di guerra tra Ucraina e Russia: momenti chiave del conflitto e conseguenze economiche per l'Italia

Un anno di guerra tra Ucraina e Russia: quali sono i momenti chiave e quali sono le conseguenze economiche per l'Italia

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24 febbraio, un anno dopo. Stimare il numero esatto delle migliaia di morti e di sfollati, peraltro in continuo aggiornamento perché la guerra non si ferma, è impossibile. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha causato sofferenza e raso al suolo un intero Paese, ma ha avuto conseguenze politiche ed economiche anche sul resto del mondo, Italia compresa. Ecco i momenti chiave del conflitto e l’effetto cascata sul nostro Pil.

I momenti chiave della guerra tra Ucraina e Russia

Ma cosa è accaduto nei 12 mesi del conflitto. Ecco gli eventi più importanti, mese per mese.

Febbraio 2022

Il 24 febbraio: il presidente russo Vladimir Putin lancia un’invasione dell’Ucraina da nord, est e sud. Parla di “operazione militare speciale” atta a “smilitarizzare” e “denazificare” l’Ucraina, così da proteggere i russi etnici. L’obiettivo è impedire l’adesione di Kiev alla Nato e mantenerla nella sfera di influenza della Russia.

putin guerra Fonte foto: ANSA
Il presidente russo Vladimir Putin

L’esercito invasore attacca Kiev e Kharkhiv per rovesciare il Governo del presidente Volodymyr Zelensky. Ma Kiev non cade, resiste e dopo settimane di combattimenti riesce a far arretrare i russi.

L’Occidente si schiera immediatamente dalla parte dell’Ucraina, condannando l’aggressione contro un Paese con un Governo eletto democraticamente e un presidente ebreo i cui parenti sono stati uccisi nell’Olocausto.

Zelensky registra un video fuori dal suo quartier generale per mostrare che resta al comando.

Marzo 2022

Secondo i dati dell’Onu, questo è il mese con più civili uccisi in Ucraina.

Il 2 marzo, i russi rivendicano il controllo su Kherson, città dell’Ucraina meridionale. Avendo come obiettivo la costa, si impadroniscono anche del resto della regione, occupando anche la centrale nucleare più grande d’Europa: quella di Zaporizhzhia.

Zaporizhzhia centrale nucleareFonte foto: ANSA
La centrale nucleare di Zaporizhzhia

L’esercito russo però si blocca alle porte di Kiev, colpita dall’artiglieria e dai droni ucraini: Mosca annuncia il ritiro dalla città e da altre zone il 29 marzo, affermando che si concentrerà sul Donbass, dove i separatisti sostenuti dalla Russia combattono le forze ucraine dal 2014 in seguito all’annessione della Crimea, non riconosciuta dalla comunità internazionale.

Aprile 2022

Aprile inizia con un attacco missilistico russo sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk, che uccide 52 civili e ne ferisce oltre 100.

Il ritiro russo da Kiev rivela centinaia di salme di civili in fosse comuni o lasciati per le strade della città di Bucha, con segni di torture: le immagini diffuse convincono i leader mondiali a dire che la Russia dovrebbe essere ritenuta responsabile per possibili crimini di guerra.

Intensi combattimenti per il porto strategico di Mariupol sul Mar d’Azov. Il 13 aprile l’incrociatore missilistico Moskva, ammiraglia della flotta russa del Mar Nero, viene colpito da missili ucraini e affonda il giorno successivo: un colpo grave per l’orgoglio nazionale russo.

Maggio 2022

È il mese della resa di Azovstal, dura sconfitta per l’opinione pubblica ucraina: è il 16 maggio quando l’acciaieria, ultima roccaforte rimasta a Mariupol, si consegna alle forze russe dopo un assedio di quasi tre mesi. Per Putin, quel territorio rappresenta un corridoio dal confine russo alla Crimea.

Il 18 maggio la Finlandia e la Svezia presentano ufficialmente le loro richieste di adesione alla Nato.

Giugno 2022

Gli Stati Uniti inviano all’Ucraina gli Himars, lanciarazzi avanzati, superiori a qualsiasi cosa l’Ucraina avesse precedentemente posseduto.

Nel frattempo, gli ucraini riconquistano l’Isola dei Serpenti, un frammento di terra nel Mar Nero al largo della città ucraina di Odessa, che le truppe russe avevano preso a febbraio.

Luglio 2022

L’ultima città sotto il controllo ucraino a Lugansk, Lysychansk, cade dopo settimane di combattimenti.

Il 22 luglio, Russia e Ucraina, con la mediazione della Turchia e delle Nazioni Unite, concordano un accordo per sbloccare le forniture di grano nei porti ucraini del Mar Nero, ponendo fine allo stallo che minacciava la sicurezza alimentare globale.

Il 29 luglio un attacco missilistico colpisce una prigione nella città orientale di Olenivka, controllata dalla Russia, dove erano detenuti i soldati ucraini catturati a Mariupol, uccidendo almeno 53 persone.

Agosto 2022

Il 9 agosto viene colpita una base aerei in Crimea.

Il 20 agosto muore Daria Dugina, figlia dell’ideologo nazionalista russo Alexander Dugin: la responsabilità dell’autobomba – con tutta probabilità destinata al padre – viene attribuita dalle autorità russe all’Ucraina.

Settembre 2022

L’Ucraina riprende gran parte della regione nord-orientale di Kharkiv e costringe la Russia ad arretrare: Kiev riconquista anche la città di Lyman nella provincia di Donetsk.

referendumFonte foto: ANSA
Referendum nella regione di Zaporizhzhia, si vota anche in ospedale

Il 21 settembre Putin ordina la mobilitazione di 300 mila riservisti: la mossa genera malcontento popolare e fa scappare centinaia di migliaia di persone per evitare il reclutamento.

A Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia vengono indetti referendum: dal 23 al 29 settembre si vota per l’annessione alla Russia.

Kiev e l’Occidente liquidano il tutto come una farsa: il 30 settembre Putin firma i documenti per annettere le quattro regioni durante una cerimonia del Cremlino.

Ottobre 2022

L’8 ottobre un camion carico di esplosivo fa saltare il ponte che collega la Crimea alla Russia. Mosca accusa Kiev e risponde con attacchi missilistici, colpendo centrali elettriche e infrastrutture chiave.

Novembre 2022

Il 9 novembre la Russia annuncia il ritiro dalla città di Kherson: è una vittoria significativa per l’Ucraina, visto che quello era l’unico centro regionale catturato da Mosca.

Dicembre 2022

Primo viaggio all’estero dall’inizio della guerra per Zelensky, che il 21 dicembre visita gli Stati Uniti e incontra il presidente Joe Biden. In quell’occasione chiede i sistemi missilistici di difesa aerea Patriot e altre armi, parlando poi al Congresso.

Gennaio 2023

Il 1° gennaio decine di soldati russi vengono uccisi da un attacco missilistico ucraino sulla città di Makiivka.

Il 12 gennaio la Russia dichiara la cattura della città di Soledar, anche se Kiev lo riconosce solo alcuni giorni dopo. La vittoria, però, scopre in maniera netta lo scontro aperto tra la compagnia di mercenari Wagner e il Ministero della Difesa russo: la prima accusa il secondo di prendersi il merito della conquista che non ha.

Il 14 gennaio un missile russo colpisce un condominio nella città di Dnipro: restano uccise 45 persone.

Febbraio 2023

Il 9 febbraio il presidente Volodymyr Zelensky conclude a Bruxelles il viaggio di due giorni che lo ha visto in precedenza a Londra e Parigi. È la seconda volta dall’inizio della guerra che Zelensky lascia l’Ucraina per incontrare capi di Stato.

Zelensky ha visto a Londra il primo ministro inglese Rishi Sunak e re Carlo III, prima di spostarsi a Parigi per una cena con il presidente francese EmmanuelMacron e il cancelliere tedesco OlafScholz.

All’atterraggio a Bruxelles è stato accolto dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e dal presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. Ha parlato al Parlamento europeo, dove è stato accolto dalla presidente Roberta Metsola, poi ha partecipato al summit del Consiglio Europeo, dove erano presenti leader ed esponenti del governo di tutti gli stati membri e ha avuto un faccia a faccia con la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni. La richiesta reiterata per tutto il viaggio da Zelensky è per maggiori forniture di armi e caccia da combattimento.

Il 21 febbraio Vladimir Putin, in un discorso di quasi 2 ore all’Assemblea federale, annuncia la sospensione del trattato Start relativo agli armamenti nucleari.

Nello stesso giorno il presidente Joe Biden, da Varsavia (in Polonia), fa un discorso in piazza in cui condanna ancora una volta l’aggressione russa.

In mezzo ai due discorsi, l’arrivo della premier Giorgia Meloni a Kiev: prima la visita a Bucha e Irpin, poi il colloquio con Zelensky.

Le conseguenze economiche per l’Italia

Ma quali sono state le conseguenze economiche del conflitto tra Russia e Ucraina per l’Italia? Ecco alcuni numeri forniti da Coldiretti e Divulga

  • import cereali dall’Ucraina: +83%;
  • import cereali dalla Russia: -60%;
  • import fertilizzanti dall’Algeria: +161%, circa 200 milta tonnellate (dalla Russia, invece, stabile rispetto al 2021 con 159 mila tonnellate);
  • export alimentare verso la Russia: -8% (ad eccezione del vino, +5%, e dei dolci, +4%);
  • export alimentare verso l’Ucraina: -20%.

Per quanto riguarda l’export verso questi due Paesi, l’Italia registra una perdita complessiva di quasi 100 milioni di euro.

Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, inoltre, l’azienda italiana Leonardo – attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza – ha chiuso il suo 2022 con una crescita di circa il 50%.

I rincari energetici: dal gas alla benzina

L’impatto più significativo per i consumatori italiani è stato registrato nelle bollette del gas e in coda ai distributori della benzina.

Il 2 gennaio 2023 il gas ha raggiunto i minimi dai giorni antecedenti alla guerra (precisamente dal 22 febbraio 2022, due giorni prima del conflitto), col prezzo sceso sotto i 65 euro. A marzo 2022 aveva raggiunto il picco di 125 euro.

Capitolo benzina: il costo del carburante nell’ultimo anno ha superato abbondantemente i 2 euro al litro (l’Europa dipende dalla Russia per circa il 30% del fabbisogno), sono servite gli sconti del Governo (30 centesimi al litro) per abbassarlo.

A fine febbraio 2023, il costo della benzina si aggira intorno a 1,86 euro (self serfice, dati Staffetta Quotidiana). Ovviamente senza più sconti governativi.

Cos'è successo nel 2022? Dalla guerra in Ucraina a Meloni premier: l'anno raccontato in foto Fonte foto: IPA
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