Ddl Zan e Vaticano, monsignor Galantino replica a Fedez
Fedez attacca il Vaticano per la sua contrarietà all'approvazione del Ddl Zan: la replica del vescovo Nunzio Galantino
Al centro del dibattito pubblico in questi giorni c’è il caso del Ddl Zan contro l’omotransfobia e la richiesta avanzata dal Vaticano di modificarlo, in quanto il disegno di legge violerebbe il Concordato con la Chiesa cattolica.
Sul caso è intervenuto tra gli altri anche Fedez, che ha pubblicato una serie di stories su Instagram attaccando il Vaticano per la sua contrarietà all’approvazione del Ddl Zan.
Ora è arrivata la risposta della Chiesa al rapper attraverso le parole di monsignor Nunzio Galantino, vescovo presidente dell’Apsa, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica che gestisce gli immobili del Vaticano.
Fedez ha attaccato il Vaticano sul tema delle tasse non pagate sugli immobili. “O ignora le cose o è in malafede”, ha detto Galantino al Corriere della Sera.
“Lo informo che, per fermarci al 2020, l’Apsa ha versato 5.950.000 euro di Imu e 2.880.000 euro di IRES, solo il patrimonio della Santa sede. Ma ci sono altre realtà ecclesiali. E tutte pagano”.
Il cantante ha parlato di 5 miliardi sottratti al fisco italiano dal 2005 per strutture a fini commerciali. “Mi piacerebbe sapere dal signor Fedez – ha detto il vescovo – chi ha messo in giro queste cifre e da dove l’ha ricavate: in base a quale legge, su quali immobili. Circolano numeri strampalati che alimentano la leggenda di un immenso patrimonio del Vaticano. Non è così”.
Resta il fatto che i dati degli immobili del Vaticano non sono pubblici. Galantino ha affermato che “dopo l’approvazione del consiglio per l’economia, nella seconda metà di luglio pubblicheremo il bilancio”.
Sul tema della laicità dello Stato, il vescovo ha detto che “bisogna distinguere tra laicità di spazi e di contenuti. Se per laico si intende neutro o neutrale, non esistono contenuti laici. Esistono spazi di laicità, sempre sacrosanti, dove tutti devono ricevere e dare rispetto”.
Altro punto toccato da Fedez i preti pedofili, con il rapper che accusa il Vaticano di processarli ‘in casa’. “I casi accertati di pedofilia consumati sul territorio italiano sono giudicati dai tribunali italiani. Ma questo riguarda anche l’estero”, ha detto Galantino, ricordando il caso del cardinale australiano George Pell.