Covid, focolaio di variante indiana in una palestra a Milano
Dei 10 casi positivi accertati che hanno frequentato la Virgin Active, uno è di variante indiana, ed è in corso il sequenziamento degli altri
È scoppiato un focolaio di Covid con 10 casi, di cui uno accertato di variante indiana, all’interno di una palestra di Milano riaperta lo scorso 24 maggio. Ne dà notizia l’Ansa.
L’Ats Città Metropolitana di Milano ha disposto il sequenziamento degli altri nove casi per accertare a quale ceppo siano risultati positivi.
L’azienda sanitaria ha identificato i 140 frequentatori della palestra che si sono allenati dal 24 al 31 maggio, quando si sarebbe infettato l’ultimo caso, e che hanno avuto contatti con i positivi.
Tutti sono stati invitati a eseguire un test molecolare o antigenico presso la rete dei punti in cui è possibile effettuare i tamponi, anche attraverso i drive through.
Covid, focolaio di variante indiana in palestra a Milano: ha già riaperto
Come riporta il Corriere della Sera, tutti i casi positivi sono relativi ad alcuni corsi fitness della palestra, che fa parte del circuito Virgin Active Italia. Dall’azienda è stata garantita massima collaborazione con le autorità sanitarie.
Sono ora in corso gli accertamenti dell’Ats per verificare la correttezza dei protocolli anti Covid seguiti dal centro sportivo, che dopo la sanificazione prosegue con le attività.
Covid, focolaio di variante indiana in palestra a Milano: parla Sala
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha riferito in merito al focolaio in palestra con almeno un caso di variante indiana che è “giusto riaprire, ma è chiaro che la situazione va sorvegliata”. Ha poi ricordato, come riporta il Corriere della Sera, che “nel Regno Unito, il Paese che prima ha vaccinato e aperto, ci sono casi di ritorno”
“Non credo che ci libereremo della pandemia in fretta, o perlomeno non sarà più una pandemia ma penso che l’attenzione debba permanere, questo sì. Da qua a dire che in questo momento non si debba riaprire ce ne corre, io penso che bisogna aprire con attenzione. La vigilanza dovrà essere attenta e localizzata”, ha concluso.