Covid, il rapporto Oms: "La pandemia poteva essere evitata"
Secondo un team indipendente dell'Oms errori, ritardi e mancanza di coordinamento globale hanno consentito al coronavirus di diffondersi
Una serie di misure rapide e coordinate a livello internazionale avrebbe potuto bloccare la diffusione del Sars-CoV-2, evitando lo scoppio della pandemia che ha sconvolto il mondo. Lo sostiene un gruppo di esperti indipendenti in un rapporto commissionato dal direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Composto da 13 esperti, su mandato dell’Organizzazione mondiale della Sanità il gruppo ha passato gli ultimi otto mesi a esaminare la diffusione della pandemia e gli interventi adottati per affrontarla.
Secondo gli esperti, quasi tutti i Paesi non agirono tempestivamente attendendo di vedere in che misura il virus si sarebbe diffuso. Le misure prese in seguito arrivarono tardi, consentendo al virus di diffondersi ovunque.
Il rapporto parla di errori evidenti da parte della Cina, dove scoppiò il primo focolaio, della stessa Oms e dei Paesi occidentali, Europa e Stati Uniti in testa.
Secondo gli esperti passò troppo tempo tra la scoperta di un focolaio di polmonite sconosciuta in Cina a metà dicembre 2019 e la dichiarazione dell’emergenza sanitaria avvenuta il 30 gennaio. L’Oms inoltre è stata criticata per aver aspettato il 30 marzo a parlare di pandemia.
Il rapporto bacchetta anche la risposta dei Paesi europei e americani, accusandoli di aver “buttato” il mese di febbraio 2020 senza fare nulla per fermare o contenere la diffusione del virus.
Oltre ai ritardi, il gruppo punta il dito anche contro la mancanza di coordinamento internazionale e di una leadership globale che avrebbero potuto mettere in campo una serie di misure restrittive a livello globale.
Secondo l’ex premier della Nuova Zelanda Helen Clark, co-presidente del team di esperti, “se le restrizioni agli spostamenti fossero state imposte più rapidamente e diffusamente, avrebbero comportato una seria inibizione alla rapida trasmissione del virus: dobbiamo realizzare che viviamo nel 21esimo secolo, e non nel Medioevo”.
Inoltre quando è stata dichiarata la pandemia “si è scatenata una battaglia per ottenere materiale protettivo, terapeutico ed altri equipaggiamenti medici”, ha aggiunto. “Questa situazione è stata aggravata da una carenza di leadership globale”.
Il rapporto si conclude con la raccomandazione di una serie di riforme da attuare per migliorare la risposta globale a una crisi pandemica.
Gli esperti propongono l’isituzione di un Global Health Threats Council, maggiori poteri di sorveglianza per l’Oms e maggiori fondi per l’intero sistema.