Coronavirus, Sgarbi si pente: "Non ero preparato su questo tema"
Il critico d'arte: "Sono stato depistato da persone che consideravo rassicuranti e capaci"
Vittorio Sgarbi fa il mea culpa e nel corso di un’intervista radiofonica rilasciata alla trasmissione ‘La Zanzara’ su Radio 24 chiede scusa per le dichiarazioni rilasciate sull’argomento coronavirus. Nell’ultimo mese infatti il critico d’arte è stato al centro di numerose polemiche per alcuni suoi post e commenti in radio e in tv ma ora ammette: «Dovremmo essere tutti responsabili. Io non ero sufficientemente preparato ad affrontare un tema come questo, che mi sembrava più piccolo di quanto non sia nelle proporzioni». Poi aggiunge: «Non avevo titolo a parlare, posso solo fare valutazioni sui dati. E dico che nel mondo potrebbero esserci il settanta per cento di contagiati».
Nel corso dell’intervista Sgarbi ammette che le sue parole sul coronavirus sono difficili da sostenere: «Le considerazioni polemiche che io ho fatto sono in realtà difficili da sostenere oggi perché siamo in guerra contro un mostro sconosciuto. Non abbiamo delle armi per affrontarlo. È come l’urlo di Munch e non si capisce perché, non è che gli sparano. Non si sa cosa ha. Non sapere è molto più pesante che sapere. Dunque mea culpa, mea grandissima culpa». Infine fa una precisazione sul perché di alcune dichiarazioni: «Sono stato depistato da persone che consideravo rassicuranti e capaci».
L’ultimo scontro che ha visto protagonista Sgarbi è quello con il virologo Pregliasco nel corso della trasmissione ‘Non è l’Arena’ su La7. In quell’occasione, dopo una serie di attacchi ricevuti, Pregliasco ha puntato il dito contro Sgarbi dichiarando: «Stanno morendo delle persone e ne moriranno ancora proprio per le sue stupidissime considerazioni. Lei è incredibile, non devono farla parlare». Anche il popolo dei social si era schierato con il virologo e ha attaccato il critico d’arte con frasi come: «Non è normale che una rete importante come La7 continui a invitare personaggi che, fino a pochi giorni fa, arrivavano persino a negare l’esistenza del virus. Sgarbi», «Sgarbi è l’immagine di questo paese: più non capisci nulla su un argomento e più ti chiamano a dire la tua inutile opinione», «Trovo veramente vergognoso che, durante un’emergenza così grave, le emittenti continuino imperterrite a offrire visibilità a personaggi come Sgarbi».