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Coronavirus, dottore attaccato dai vicini di casa: "Ci contagi"

Milano, l'uomo ha trovato dei biglietti nella cassetta delle lettere

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

«Basta andare al lavoro, ci contagi. E tieni i tuoi figli lontani dall’ascensore». Questo è solo uno dei tanti bigliettini ricevuti da un medico da alcuni vicini di casa. È successo a Milano e purtroppo non è un caso isolato perché fatti come questo sono già accaduti in varie zone d’Italia. Il dottore, un geriatra con due bambini, si era recentemente ammalato lavorando in una Rsa di Milano e in un’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ ha dichiarato: «Prima ci dipingevano come supereroi, d’un tratto diventiamo untori che diffondono il virus? Lo stigma sociale è pericoloso, porta la gente a nascondersi».

Quello ricevuto dal medico però non è l’unico messaggio perché di tanto in tanto ne trova qualcuno all’interno della sua cassetta delle lettere. In uno ad esempio c’è scritto: «Qui abitano anziani, attento. Potresti prenderlo di nuovo il covid. Smettila di andare a lavorare», in un altro invece: «Tieni a casa i bambini, lontani dal cortile e dall’ascensore». Nel corso dell’intervista il medico ha provato a spiegare la situazione ammettendo: «Siamo professionisti al servizio della collettività e allo stesso tempo anche potenziali fonti di contagio. Ma sappiamo meglio di chiunque altro le precauzioni da usare. Teniamo sempre guanti e mascherine, rimaniamo a distanza di sicurezza. Non intendo irridere le paure altrui ma voglio essere chiaro: sono timori irrazionali».

Il dottore parla anche del condominio in cui vive e della sua famiglia: «Il nostro è un condominio cordiale. A marzo però il virus è entrato nella Rsa dove lavoro, io l’ho preso in forma piuttosto seria e l’ho passato purtroppo anche alla mia compagna, mentre i bambini non hanno mai avuto sintomi». Poi aggiunge: «Alcuni vicini sono stati straordinari, ci portavano la spesa, e quei momenti rendono ancora più difficile sopportare il voltafaccia». Infine racconta un episodio: «Ero reduce da un massacrante turno di notte in Rsa, ci siamo goduti un momento d’aria con i bambini. È stato questo che ha scatenato la psicosi degli autori del biglietti? Non riesco a spiegare perché improvvisamente i vicini sgusciano via e ci guardano con sospetto. Non c’è nessuno che ci abbia chiesto come stiamo».

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coronavirus-ospedale-1-1-1 Fonte foto: Ansa
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