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Minacce a Erreà sponsor della nazionale di Israele, insulti e offese alla società italiana

L'azienda italiana Erreà ha siglato un accordo di collaborazione tecnica con la Federcalcio di Israele, ora è oggetto di minacce: cos'è successo

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L’azienda italiana Erreà sta ricevendo minacce. Il fenomeno si sarebbe scatenato dal momento in cui il gruppo è diventato sponsor tecnico della Federazione calcistica di Israele con un contratto di fornitura di abbigliamento sportivo. Per questo motivo l’azienda starebbe valutando l’ipotesi di una risoluzione dell’accordo siglato il 2 agosto 2024 e divenuto di dominio pubblico in tempi più recenti.

Minacce all’azienda italiana Erreà, cosa sta succedendo

L’azienda italiana Erreà, specializzata nella fornitura di abbigliamento sportivo e divise personalizzate, sarebbe oggetto di contestazioni e condanne per aver sottoscritto un contratto di collaborazione con la Federcalcio di Israele. Lo riporta l’Adnkronos.

Il contratto tra il marchio e la società sportiva di Tel Aviv sarebbe stato siglato il 2 agosto 2024 ma solo verso la fine dell’anno la notizia sarebbe divenuta di dominio pubblico.

erreà minacce israeleFonte foto: IPA
L’azienda italiana Erreà è oggetto di proteste e minacce dopo aver siglato un contratto come sponsor tecnico della Federazione calcistica di Israele

Divenuta di dominio pubblico la notizia, Erreà è diventata bersaglio di severe condanne e proteste sui social, con la pagina Instagram ufficiale presa d’assalto dai commenti di utenti in pieno dissenso con la scelta.

Da più parti gli utenti invitano al boicottaggio dell’azienda, per questo motivo – riporta l’Adnkronos – il presidente si è rivolto agli organi competenti con un memoriale in cui sarebbero riportate le mail ricevute e i commenti comparsi sulla pagina Instagram. Su quest’ultima, in effetti, la possibilità di commentare è stata interdetta.

I messaggi su Telegram

Sempre Adnkronos scrive che nel gruppo Telegram Rubio vs Rubio – con le posizioni antisioniste del noto chef ben note alla cronaca – il 28 dicembre sarebbe comparso un commento sull’accordo tecnico tra Erreà e l’Ifa.

Nel messaggio si accusa l’azienda di “finanziare terrorismo ebraico” e si parla di “colonizzazione della Palestina”, oltre a “genocidio” e “pulizia etnica del popolo semita palestinese”.

Le indagini

Come già detto, il direttore di Erreà ha consegnato il suo memoriale presso le prefetture, le stazioni dei carabinieri e gli organi di polizia dell’area Parmense, dove l’azienda ha sede.

Nel documento il direttore segnala “un senso diffuso di insicurezza” nonché un possibile “pericolo per l’incolumità degli amministratori e soci della compagine parmense” e per i dipendenti.

Salterà l’accordo con la Federazione di Israele?

L’accordo tra Erreà e la Federcalcio israeliana diverrà effettivo a partire dal 1° gennaio 2025 e durerà fino al 31 dicembre 2026. Le proteste e le minacce, tuttavia, potrebbero far vacillare la collaborazione tra le due realtà.

Adnkronos scrive che per martedì 31 dicembre è previsto un incontro tra i vertici dell’azienda e quelli della Federcalcio di Israele per decidere, eventualmente, sul futuro della collaborazione tecnica.

minacce-errea-israele Fonte foto: IPA
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