Uccide il marito a Pachino nel Siracusano col cacciavite dopo una lite, 30enne arrestata
Una donna di 30 anni ha ucciso il marito colpendolo all'inguine con un cacciavite a Pachino, nel Siracusano: la tragedia dopo una lite
Una donna è stata arrestata per aver ucciso il marito a Pachino, nel Siracusano, colpendolo a morte con un cacciavite. Secondo le prime indiscrezioni la tragedia si sarebbe consumata al culmine di una lite, un diverbio probabilmente dovuto alla recente perdita dell’affidamento del figlio di due anni. Le indagini sono in corso.
- Uomo ucciso con un cacciavite nel Siracusano
- Le ipotesi sull'omicidio
- L'alcol e le presunte violenze
Uomo ucciso con un cacciavite nel Siracusano
Un uomo è stato ucciso a colpi di cacciavite a Pachino, in provincia di Siracusa. Le notizie sono ancora frammentarie: l’omicidio si è consumato lunedì 30 dicembre in circostanze da chiarire.
Secondo le prime indiscrezioni la polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica, avrebbe arrestato una donna di 30 anni di origini nigeriane, connazionale e moglie – o compagna, a seconda delle fonti – della vittima.
Un uomo è stato ucciso a colpi di cacciavite a Pachino, nel Siracusano. Per l’omicidio è stata arrestata la moglie, una 30enne di origini nigeriane
L’uomo sarebbe stato ferito gravemente all’inguine al culmine di una lite, dunque è stato trasportato presso l’ospedale Umberto I di Siracusa, ma l’entità delle lesioni non gli ha lasciato scampo.
La donna è stata trasferita presso un carcere femminile nell’attesa dell’udienza di convalida dell’arresto da parte del gip del Tribunale di Siracusa.
Le ipotesi sull’omicidio
Fanpage riporta che prima della lite la coppia avrebbe ricevuto la visita di due assistenti sociali che avrebbero comunicato il decaduto affidamento del figlio di due anni. Per questo motivo – aggiunge Adnkronos – sarebbe nato il diverbio che ha portato, infine, all’aggressione mortale.
L’uomo, secondo Today, avrebbe avuto problemi di dipendenza dall’alcol e questo sarebbe stato più volte motivo di scontri con la moglie e di attenzioni da parte dei servizi sociali.
L’alcol e le presunte violenze
Sempre Today riporta che la donna avrebbe smesso manifestato preoccupazioni per gli atteggiamenti violenti che il marito presumibilmente assumeva quando consumava alcol. Per questo motivo aveva chiesto aiuto a un fratello che l’aveva raggiunta dal nord Italia per prendersi cura del piccolo e aiutarla a risolvere i problemi con il marito.
Dopo l’intervento della polizia i servizi sociali hanno affidato il bambino a una struttura protetta. Le indagini sulla vicenda sono ancora in corso.