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Mohammad Abedini in cambio di Cecilia Sala? Chi è l'iraniano fatto arrestare a Malpensa dagli Usa

L'arresto della reporter Cecilia Sala potrebbe essere legato a quello di Mohamed Abedini, ingegnere iraniano fermato in Italia su richiesta degli Usa

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L’arresto di Cecilia Sala, la giornalista detenuta nella prigione di Evin (Iran) dallo scorso 19 dicembre, potrebbe legarsi a doppio filo con il caso di Mohamed Abedini, l’ingegnere iraniano arrestato in Italia su richiesta degli Stati Uniti. L’uomo, intercettato all’aeroporto di Malpensa, è accusato da Washington di aver aggirato gli embarghi e avere fornito materiale ai Pasdaran iraniani.

Chi è Mohammad Abedini: il legame con l’arresto di Cecilia Sala

Mohammad Abedini Najafabadi, 38 anni, è un cittadino iraniano originario di Teheran. Ingegnere meccanico di professione, risulta cofondatore nel 2019 della società Illumove Sa., con sede in Svizzera. Attualmente è detenuto nel nostro Paese, in regime di stretta sorveglianza.

Insieme al 42enne Mahdi Mohammad Sadeghi, cittadino statunitense-iraniano considerato suo complice, è accusato dai procuratori della Corte federale di Boston di cospirazione. Come riportato dal sito di Sky TG24, il mandato d’arresto a stelle e strisce fa riferimento all’esportazione di componenti elettronici vietati dagli Usa all’Iran.

Cecilia SalaFonte foto: ANSA
L’arresto della reporter Cecilia Sala a Tehera sarebbe legato a quello di Abedini, avvenuto in Italia

Stando a quanto riferito dalla Casa Bianca, Abedini avrebbe fornito il materiale ai Pasdaran, il corpo delle guardie della rivoluzione islamica in Iran, considerati un’organizzazione terroristica da Washington. L’accusa, quindi, è di associazione a delinquere con finalità di terrorismo.

La reazione dell’Iran

In seguito all’arresto del 38enne, Teheran aveva immediatamente negato il suo coinvolgimento in un attacco con droni in Giordania, del quale Abedini è ritenuto responsabile.

Lo scorso 22 dicembre, il ministero degli Esteri iraniano ha convocato l’ambasciatrice svizzera e l’incaricato d’affari italiano, dichiarando di ritenere “crudeli e unilaterali” le sanzioni statunitensi contro l’Iran, così come gli arresti dei suoi cittadini, “contrari a tutte le leggi e gli standard internazionali”.

Abedini si trova attualmente nel carcere milanese di Opera, in attesa che la Corte d’Appello decida sulla sua estradizione negli Usa.

La richiesta di estradizione degli Usa

Gli Stati Uniti, che hanno richiesto l’estradizione del presunto criminale, hanno 40 giorni dall’arresto per fornire la documentazione a supporto della richiesta di trasferimento. Ottenuto il materiale, la Corte può procedere e fissare l’udienza.

Al momento, l’ultima parola spetta alla Corte d’Appello di Milano. I giudici meneghini dovranno valutare la richiesta americana e procedere o meno con l’estradizione. Dopo di che, il ministero della giustizia avrà 10 giorni per dare definitivo via libera all’operazione.

Le parole dell’avvocato di Abedini

“Dall’analisi dei documenti in mio possesso, pur essendo formalmente gravi le accuse mosse, in realtà la posizione del mio assistito risulta molto meno grave di quanto può sembrare”, ha dichiarato alla stampa Alfredo De Francesco, legale di Abedini.

L’avvocato ha fatto sapere che l’uomo respinge ogni accusa: “Non riesce a capire i motivi dell’arresto. Non capisce perché è stato arrestato ed è molto preoccupato”, ha aggiunto.

De Francesco ha presentato istanza per chiedere gli arresti domiciliari fornendo anche il luogo, una abitazione in Italia, dove eventualmente trasferire Abedini.

mohammad-abedini-cecilia-sala Fonte foto: ANSA / X
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