Ignazio La Russa paragona Giorgia Meloni a Messi e Ronaldo: "Nessuno al suo livello"

Giorgia Meloni come Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. Il presidente del Senato Ignazio La Russa esalta la presidente del Consiglio e capo del suo partito paragonandola alle due stelle del calcio mondiale, sostenendo che al momento non c’è nessuno al suo livello sulla scena politica europea.

• Due anni di governo Meloni, parla La Russa
• La Russa: Meloni come Messi e Ronaldo
• La risposta agli attacchi di Renzi

Due anni di governo Meloni, parla La Russa

In una intervista a Il Giornale il presidente del Senato Ignazio La Russa parla di vari temi di politica e attualità, a partire dal giudizio sui primi due anni del governo Meloni.

Lo storico esponente di Fratelli d’Italia risponde a una domanda in merito prendendo a prestito il giudizio degli osservatori esteri: “I giornali stranieri testimoniano tutti la novità di questo governo italiano che è credibile e nello stesso tempo stabile”.

Fonte foto: ANSA

“La cosa che caratterizza l’esecutivo Meloni – rimarca La Russa – è la stabilità e la credibilità che lei ha saputo dare a questo governo”.

La Russa: Meloni come Messi e Ronaldo

Secondo La Russa è merito della premier Giorgia Meloni, che “è un Ronaldo o un Messi della politica“. Ma sul giudizio pesa anche il confronto con gli altri leader europei.

“Il più grande calciatore del mondo è quello che è più bravo di un altro altrettanto bravo o quasi”, dice parlando della sfida tra i due campioni che hanno caratterizzato gli ultimi vent’anni del calcio mondiale.

Invece secondo il presidente del Senato nella scena politica europea non c’è nessuno in questo momento allo stesso livello della presidente del Consiglio.

Meloni è una “top”, ma nel confronto con gli altri leader europei “emerge come una gigante“.

La risposta agli attacchi di Renzi

Spazio poi al battibecco tra Ignazio La Russa e Matteo Renzi che è andato in scena in Senato durante il voto sulla Manovra.

Secondo La Russa il leader di Italia Viva lo ha attaccato perché durante il suo intervento i senatori non lo ascoltavano più: “Si deve essere indispettito”.

Renzi, dice, “è abituato a fare interventi da senatore top. Tutti zitti ad ascoltarlo. Forse ormai non è più top”.

Poi sul “camerata” l’esponente di Fratelli d’Italia afferma che “ognuno può chiamarmi come vuole, avrebbe potuto chiamarmi anche compagno, avrei avuto la stessa identica reazione”.

Fonte foto: ANSA