Coronavirus, bimba triste a Cagliari: Altro che andrà tutto bene
Arriva dalla Sardegna la storia della bambina che si ricrede sul messaggio di speranza che spopola ovunque
Si dice che i bambini siano la bocca della verità e che la loro spontaneità sia indice di saggezza. Ecco perché, molto probabilmente, agli occhi di una bambina di 10 anni di Cagliari, questa situazione di isolamento, chiusura e sofferenza portata dal coronavirus, deve essere sembrata davvero pesante. E così, dopo aver fatto, come molti della sua età, il disegno con scritto “Andrà tutto bene” si è ricreduta e ha scritto: “Non credo che andrà tutto bene”.
Le bandiere dell’Italia che sventolano dai balconi, i disegni con l’arcobaleno che arriva dopo la pioggia e quella frase che è diventata un hashtag, un motto, un modo per farsi forza. “Andrà tutto bene” è il refrain che ci sentiamo dire e che ripetiamo da oltre un mese a questa parte. Lo sanno anche i bambini che lo hanno scritto ovunque sui loro disegni.
Lo ha fatto anche questa bambina, cagliaritana, di 10 anni che vive sul litorale di Quartu, a S’Oru e Mari. Il sito youtg.net che ha riportato per primo la notizia l’ha chiamata Sara, nome di fantasia. “Andrà tutto bene” aveva scritto sul suo disegno e da brava bimba lo aveva affisso al cancello di casa. Ma da allora è passato più di un mese e la situazione, soprattutto ai suoi occhi, non è cambiata un granché. Difficile spiegarle le curve in discesa del contagio o le teorie dei virologi sparsi in tutto il mondo, anche e soprattutto improvvisati sul web.
E lei, dopo aver sentito tutta la sofferenza, trapelata dalle notizie dei tg e dei discorsi in casa, si è ricreduta. Ha ripreso in mano carta e penna e ha scritto un nuovo cartello che ha prontamente appeso accanto a quello precedente dello scorso mese: “Non credo che andrà tutto bene, l’ho fatto solo perché lo volevano le mie maestre e i miei genitori”. C’è da augurarsi che Sara si sia sbagliata anche questa volta.