Coprifuoco, toglierlo o spostarlo alle 23: le ipotesi
In attesa di una valutazione del governo intorno a metà maggio il ministro Luigi Di Maio dice che il coprifuoco va superato
Sul coprifuoco Matteo Salvini non molla di un centimetro e adesso anche Luigi Di Maio dice che “va superato”. Continua a tenere banco il tema che ha alzato la tensione nella maggioranza in occasione dell’ultimo decreto sulle riaperture: Matteo Salvini torna a battere sull’eliminazione del coprifuoco, ma dentro l’esecutivo non è più il solo.
“L’Italia merita riaperture con eliminazione del coprifuoco” ha dichiarato il leader leghista, come riportato da Adnkronos, parlando nella conferenza Stampa alla Camera sulle proposte per l’agricoltura del suo partito.
Per Salvini “se i numeri continueranno a essere positivi entro il 10, non entro metà maggio, ci auguriamo che la gente possa tornare a lavorare tutta senza limiti di orario. Il coprifuoco, con questo meteo, è un danno alla salute“.
Del limite alla circolazione dopo le 22 ha parlato però anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio durante il G7: “Siamo tutti d’accordo che debba essere superato e stiamo lavorando per superarlo il prima possibile” ha detto l’esponente del M5s da Londra.
A questo punto l’eventualità di spostare un po’ più in là il coprifuoco potrebbe farsi sempre più vicina. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, anche se rimane difficile l’ipotesi di vederlo scomparire del tutto, o che venga fissato a mezzanotte, diventa invece più concreta l’opzione dello spostamento alle 23, così da favorire, almeno in zona gialla, le attività che hanno ricominciato ad aprire la sera.
Nonostante sia difficile che una decisione a proposito venga presa il prossimo lunedì 10, come chiesto da Salvini, i dati sull’epidemia da Covid-19 danno qualche speranza per la valutazione programmata dal governo intorno al 15 maggio: numeri, come l’Rt nazionale a 0,85, in leggera discesa ma che devono essere confermati per potere pensare alla tanto discussa eliminazione del coprifuoco.