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Consigliere della Lega Alessio Di Giulio condannato per odio razziale: pubblicò un video con una donna rom

Alessio Di Giulio, consigliere leghista di Firenze, è stato condannato dopo il video contro una rom pubblicato sui social prima delle elezioni di settembre

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Alessio Di Giulio, consigliere di quartiere leghista di Firenze , è stato condannato per istigazione all’odio razziale dopo aver postato sul proprio profilo Facebook un video in cui inquadrava una signora rom mentre diceva “25 settembre vota Lega per non vederla mai più“. Il video, che fu rimosso da Facebook, circolò sul web provocando indignazione e sgomento e oggi, a 10 mesi dall’episodio, è arrivata la condanna.

Il video di Di Giulio

Consigliere della Lega al Quartiere 3 di Firenze, Alessio Di Giulio aveva provato a raccogliere quanti più voti possibili anche grazie a un video che a settembre 2022 aveva pubblicato sui social.

Nella ripresa, tra le strade del capoluogo toscano, Di Giulio riprendeva la donna rom di spalle mentre sollecitava a votare il partito della Lega per “non vederla mai più”. Immagini che hanno fatto il giro del web e che, nonostante la cancellazione quasi immediata da Facebook, hanno sollevato le polemiche.

La condanna

Il consigliere nelle scorse settimane è stato raggiunto dalla condanna da parte del Tribunale dopo che l’Ucri, l’Unione delle Comunità Romane’s in Italia lo aveva denunciato.

Di Giulio, querelato dalla stessa donna per diffamazione aggravata e violazione della privacy, è stato quindi condannato a un risarcimento di 18.000 euro.

La soddisfazione dopo la condanna

“È una decisione particolarmente significativa che sanziona una condotta penalmente illegittima”, dice l’avvocato Lorenzo Trucco, presidente Asgi che insieme a Arci, Cospe, Lunaria e Associazione 21 luglio presentò l’esposto alla Procura.

Gennaro Spinelli, presidente Ucri che ha ricordato che i 18.000 euro se verranno pagati andranno alla signora insultata nel video, ha spiegato: “Purtroppo molti pensano che su rom e sinti si può dire quello che si vuole, ma questa è una sentenza storica che mostra come il razzismo costi. E costa anche alle istituzioni, perché Di Giulio è un rappresentante e si è permesso di aggredire la signora solo per la sua etnia”.

Soddisfatto anche Lorenzo Ballini, responsabile per le Politiche antirazzismo di Arci Firenze: “Firenze è da sempre città tollerante e aperta all’inclusione e continueremo a lavorare affinché ciò non cambi. Questa sentenza gratifica la mobilitazione della società civile che ci fu all’indomani della diffusione del video”.

alessio-di-giulio-video-rom Fonte foto: ANSA
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