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Concorsi truccati all'Università di Genova, due docenti arrestati: le pesanti accuse ai professori

Sono in tutto 12 gli indagati, a vario titolo, per i bandi di borse di studio e assunzioni truccati all'interno del dipartimento di Giurisprudenza

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Sono stati disposti gli arresti domiciliari per due docenti del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Genova, Lara Trucco e Pasquale Costanzo. La decisione è stata presa dal giudice per le indagini preliminari Claudio Siclari dopo aver sentito tutti gli indagati del caso dei concorsi pilotati.

Chi sono i docenti dell’Università di Genova agli arresti e indagati

Lara Trucco, prorettrice agli Affari generali e legali e professoressa ordinaria di Diritto costituzionale, e Pasquale Costanzo, professore emerito di Diritto costituzionale, sono accusati a vario titolo di turbativa d’asta e falso, nell’ambito di un’inchiesta su una serie di concorsi sospetti.

I due docenti si sono subito dimessi da tutti gli incarichi ricoperti all’interno dell’ateneo del capoluogo ligure, lasciando le cattedre gli uffici.

Il giudice ha disposto un secondo provvedimento che riguarda anche altri docenti, con interdizioni parziali a loro carico.  I docenti non potranno più essere commissari nei concorsi, ma potranno continuare a insegnare e a valutare gli studenti che si presenteranno agli esami.

Riccardo Ferrante, direttore del dipartimento e professore ordinario di Storia del Diritto medievale e moderno, Daniele Granara, avvocato e professore associato di Diritto costituzionale, Patrizia Magarò, professoressa di Diritto pubblico comparato, Vincenzo Sciarabba, professore associato di Diritto costituzionale, e Patrizia Vipiana, professoressa ordinaria di Istituzioni di diritto pubblico.

Concorsi truccati all'Università di Genova, due docenti arrestati: le pesanti accuse ai professoriFonte foto: ANSA
Uno stabile dell’Università di Genova.

Ben 12 indagati per i bandi truccati nel dipartimento di Giurisprudenza

Le ordinanze sono arrivate alla fine di un lungo periodo di indagini, con ben 12 indagati, e delle perquisizioni all’interno dell’ateneo di Genova da parte della Guardia di Finanza.

“È una vicenda che ci ha colpito molto e lasciato grande turbamento. Ora credo che la cosa migliore per l’Università di Genova sia il silenzio, nell’attesa che la giustizia compia il suo corso”, aveva dichiarato a fine aprile il rettore Federico Delfino.

Oltre ai docenti del dipartimento di Giurisprudenza del capoluogo ligure sarebbero coinvolti nel caso dei concorsi truccati anche docenti di altre città, candidati a borse di studio e dottorati e sponsor.

Le accuse e l’inizio delle indagini all’interno dell’ateneo ligure

Gli indagati sarebbero responsabili, a vario titolo, di aver truccato almeno una decina di concorsi e bandi. Tra cui l’attribuzione di un assegno di ricerca in Diritto tributario della durata di un anno e di importo lordo di poco inferiore a 20 mila euro.

L’indagine è partita dopo che il Tar ha annullato, nel novembre 2020, dopo il ricorso di una candidata esclusa, il concorso da ricercatore in Diritto tributario, vinto dal figlio di uno dei docenti oggetto delle ordinanze.

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