Compromessa la catena del freddo a Reggio Calabria, trasporto del cibo a rischio: due imprese denunciate

Due imprese di trasporto a Reggio Calabria denunciate per certificazioni false, compromessa la catena del freddo e la sicurezza alimentare.

Pubblicato: 24-03-2025 14:51

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REDAZIONE

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Due imprese di trasporto sono state denunciate a Reggio Calabria per l’uso di certificazioni false che compromettevano la catena del freddo. L’operazione è stata condotta dalla Polizia Stradale per garantire la sicurezza alimentare.

Controlli della Polizia Stradale

Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, la Polizia Stradale di Reggio Calabria, in collaborazione con la Motorizzazione Civile, ha intensificato i controlli sui veicoli adibiti al trasporto di alimenti a temperatura controllata. L’obiettivo è stato quello di verificare la regolarità delle certificazioni A.T.P., essenziali per mantenere la qualità e la sicurezza degli alimenti trasportati.

Importanza della certificazione A.T.P.

La certificazione A.T.P. è fondamentale per garantire che i veicoli siano idonei al trasporto di alimenti a basse temperature. Queste certificazioni, valide per 6 anni e rinnovabili per altri 3 anni, assicurano che la struttura isotermica dei veicoli mantenga la temperatura interna costante, indipendentemente dalle condizioni esterne.

A partire degli anni ’70 sono state indicate le temperature massime alle quali gli alimenti possono essere trasportati. Ad esempio, la carne fresca deve essere trasportata a non più di 4 gradi, il latte e i derivati a 8°, la frutta tra 1° e 12°, a seconda del tipo.

Scoperta delle certificazioni false

Durante i controlli, è emerso che due imprese di trasporto utilizzavano certificazioni A.T.P. false. Questa pratica mette a rischio la salute pubblica, poiché gli alimenti potrebbero non essere conservati alla temperatura adeguata. Le certificazioni false sono state sequestrate e i titolari delle imprese deferiti all’Autorità Giudiziaria.

Conseguenze per la salute pubblica

I veicoli senza certificazioni valide non possono circolare, eliminando così il rischio per la salute pubblica. L’azione della Polizia Stradale ha quindi contribuito a garantire la sicurezza alimentare e a prevenire potenziali danni alla salute dei consumatori.